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Categoria: Ambiente
Creato Sabato, 01 Luglio 2017

riciclo-plasticaUn milione di bottiglie al minuto, redazionale (n°203)

«Un milione di bottiglie di plastica vengono comprate nel mondo ogni minuto – scrivono Sandra Laville e Matthew Taylor sul “Guardian” del 28 giugno – e il loro numero aumenterà ancora del 20% nel 2021 creando una crisi ambientale che secondo alcuni sarà grave quanto il cambiamento climatico».

La domanda, equivalente a circa 20.000 bottiglie al secondo, è conseguenza di un apparentemente insaziabile desiderio di acqua imbottigliata e della diffusione della cultura occidentale in Cina e nell’Asia sud-orientale.

Si tratta di una delle tante conferme di quanto accennavamo nell’editoriale dello scorso numero di Cenerentola: gli abitanti del pianeta sono già troppi, e non tanto rispetto alla possibilità di produrre alimenti (che pure non è, ovviamente, illimitata) quanto, ad esempio, in relazione alla quantità di inquinanti che producono.

«Molte bottiglie di plastica usate per le bibite e per l’acqua – proseguono gli autori dell’articolo - sono fatte di polietilene tereftalato (Pet), che è altamente riciclabile. Ma poiché il loro uso aumenta in tutto il mondo, gli sforzi per raccogliere e riciclare le bottiglie ed evitare che inquinino gli oceani non riescono a stargli dietro.

Meno di metà delle bottiglie comprate nel 2016 sono state raccolte per il riciclaggio e solo il 7% di quelle raccolte sono state trasformate in nuove bottiglie».

Il risultato è che da 5 a 13 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno negli oceani, dove viene ingerita da uccelli, pesci e altri animali, entrando anche nella catena alimentare che porta all’uomo.

«La maggior parte delle bottiglie di plastica usate nel mondo sono per l’acqua potabile, secondo Rosemary Downey, responsabile del packaging presso Euromonitor e una delle maggiori esperte del mondo nella produzione di bottiglie di plastica.

La Cina è responsabile di gran parte dell’aumento della domanda». Nel 2015, infatti, in Cina i consumatori hanno comprato 68,4 miliardi di bottiglie d’acqua e nel 2016 si è arrivati a 73,8 miliardi. Mentre fenomeni analoghi si osservano in altre grandi nazioni del sud-est asiatico come l’India e l’Indonesia.

Non è però solo l’acqua potabile ad essere distribuita entro bottiglie di plastica: vengono utilizzate anche per le bibite.

«Greenpeace sostiene che le sei più grandi produttrici di bibite dovrebbero fare di più per aumentare il contenuto riciclato delle loro bottiglie di plastica: “Durante la recente spedizione di Greenpeace finalizzata all’esplorazione dell’inquinamento da plastica nelle remote coste della Scozia, abbiamo trovato bottiglie di plastica quasi ovunque siamo andati” ha detto Louisa Casson, militante di Greenpeace».

In Italia, aggiungiamo noi, l’uso che si fa di contenitori di plastica e, soprattutto, di bottiglie per l’acqua minerale è davvero smodato. Smodato e controproducente, se si considera che, quasi sempre, l’acqua di rubinetto è assai più controllata di quella imbottigliata.

 

Da qualche anno a questa parte (da quando i privati hanno messo le loro mani rapaci sull’acqua pubblica) ha iniziato a dirlo anche la televisione: non tutto il male viene per nuocere!

 

 

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