Dibattiti e opinioni
A proposito di mafie e politica, Luciano Nicolini
Nicola Gratteri è un magistrato che non gode certamente della mia simpatia, ma ciò che ha dichiarato recentemente rispetto alle mafie mi sembra meriti di essere preso in seria considerazione.
Anche da chi non la pensa come lui.
«Finiamola di misurare la presenza delle mafie in base al numero dei morti o delle automobili bruciate», ha detto nel corso di un convegno tenutosi recentemente a Marsala. «La verità è un’altra: la mafia sul territorio dà risposte che la politica non riesce più a dare. E allora c’è bisogno del ritorno di una politica forte e autorevole, che non faccia discorsi da qui a domani, che non trascorra le giornate a twittare e a retwittare, ma che faccia progetti di lungo respiro da qui a venti anni, che programmi il futuro di una nazione.
Leggi tutto: A proposito di mafie e politica, Luciano Nicolini (n°263)
Vieni o Maggio, t’aspettan le genti, di Luciano Nicolini
ti salutano
i liberi cuori.
Dolce pasqua
dei lavoratori
vieni e splendi
alla gloria del sol!
Leggi tutto: Vieni o Maggio, t’aspettan le genti, di Luciano Nicolini (n°236)
Che cosa si muove (e cosa no) in Italia, di Luciano Nicolini (n°261)
Sono passati cinque mesi da quando la destra ha vinto le elezioni politiche (con il 44% dei voti espressi) e al suo interno la destra estrema ha trionfato (26% dei voti) insediandosi al governo
La reazione di quel poco che rimane della sinistra è stata piuttosto scarsa: i sindacati conflittuali hanno scioperato, in tutta l’Italia, il 2 dicembre e manifestato, a Roma, il giorno successivo, per il recupero dell’inflazione reale schizzata sopra il dieci per cento. Ma la partecipazione dei lavoratori allo sciopero non è stata esaltante.
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L’anno che verrà, di Luciano Nicolini (n°259)
Lo scorso anno si è aperto, in Italia, con l’imposizione dell’obbligo di vaccinazione anti-covid19 a tutte le persone di età pari o superiore a cinquanta anni (decreto legge n. 1 del 7 gennaio 2022). A quella data le statistiche ufficiali attribuivano al covid-19 una media, calcolata su base settimanale, di 185 decessi al giorno: e nel paese non si parlava d’altro.
Il crollo degli imperi centrali: l’Europa all’angolo, di Domenico Secondulfo (n°256)
Ancora una volta mi permetto di riprendere il titolo ispirato a un capitolo della famosa “Trilogia della fondazione” di Asimov. Gli “imperi centrali” sono naturalmente l’Europa, centrale dal punto di vista geopolitico per secoli; se non geograficamente sicuramente nel proprio immaginario, nutrito di imperialismo, come possono dimostrare le mappe che si sono succedute nel tempo, tutte con l’Europa al centro e spesso con i vari paesi del mondo colorati a seconda dell’appartenenza coloniale.
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Le elezioni del 25 settembre in Italia, Luciano Nicolini (n°256)
La destra ha vinto: in attesa del nuovo governo, la guerra continua
Il voto del 25 settembre ha confermato le previsioni dei sondaggi elettorali: la partecipazione è stata scarsa (solo il 64% degli elettori si è recato alle urne); la coalizione di destra ha vinto (con il 44% dei voti espressi); al suo interno la destra estrema ha trionfato (26 % dei voti); la coalizione di centrosinistra si è fermata al 26%; il Movimento 5 Stelle al 15
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I nuovi Paperoni sono i servi dei padroni, redazionale (n°255)
Secondo un recentissimo studio dell’Institute for Policy Studies, negli USA un amministratore delegato guadagna in media 670 volte in più di un suo dipendente, in aumento rispetto alle 640 volte del 2020.
Lo si apprende da un articolo di Mauro Del Corno pubblicato su Il fatto quotidiano del 7 giugno.
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La fiducia è una cosa seria, di Luciano Nicolini (n°255)
Considerazioni sul rapporto tra cittadini e istituzioni in Italia
“La fiducia è una cosa seria, che si dà alle cose serie” diceva, mezzo secolo fa, la pubblicità televisiva di non ricordo più quale formaggino. Avendo fisso in mente questo slogan (potenza della pubblicità!) ho letto il comunicato ISTAT del 16 maggio 2022 dedicato alla fiducia nelle istituzioni della Repubblica italiana.
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Non abbiamo parole! redazionale (n°253)
Il Senato italiano, con una sola astensione e nessun voto contrario, ha approvato la “giornata della memoria degli Alpini”.
Questa giornata sarà il 26 gennaio, data che è stata scelta perché il 26 gennaio del 1943, gli Alpini italiani parteciparono “eroicamente” a fianco dell’esercito nazista invasore dell’Unione Sovietica, a una battaglia (a Nikolajewka) contro l’Armata Rossa.
La crisi della sinistra italiana, di Luciano Nicolini (n°252)
La sinistra italiana è in crisi. Molti sono i motivi ma, tra tutti, spicca la sua scarsa credibilità
Il declino è cominciato alla fine degli anni settanta del Novecento. Dopo aver trasformato profondamente il nostro paese (chi è giovane oggi non riesce neppure a immaginare che cosa fosse l’Italia, clerico fascista da un lato e stalinista dall’altro, dei primi anni sessanta), la sinistra radicale ha cominciato ad arretrare sotto i colpi dei suoi nemici. Li aveva colti di sorpresa: nessuno si aspettava la contestazione giovanile, il risveglio del movimento operaio, l’ondata femminista degli anni settanta. Ma al potere è stata sufficiente una decina di anni per riprendersi e passare al contrattacco.
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Elogio della rotonda, di Franco Melandri (n°250)
Da qualche anno a questa parte, tutti se ne saranno accorti, le nostre strade si stanno riempiendo di rotonde, poste laddove possibile e soprattutto dove erano presenti incroci regolati da semafori.
Contemporaneamente, anche questo è particolarmente evidente, ci si sarà pure resi conto che i comportamenti delle persone nell’affrontare dette rotonde sono sostanzialmente riducibili a tre tipologie. La prima è quella di chi le affronta immettendovisi come “se niente fudesse” e un po’ da bulli, cioè senza in nulla diminuire
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“Vax” contro “NoVax”: perchè tanto rumore? di Toni Iero (n°249)
Una chiave di lettura per contribuire a spiegare l’asprezza dello scontro sociale innescato dal Coronavirus
Uno degli aspetti che più colpisce nell’antinomia “vax” – “no vax” è il tasso di violenza (fortunatamente per lo più solo verbale) instauratosi tra i due fronti. Ne è una riprova il fatto che, anche a livello personale, è ormai esperienza comune vedere amicizie che si raffreddano, gruppi che si spaccano, persone che smettono di parlarsi.
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Dove stiamo andando? di Luciano Nicolini (n°249)
Le manovre del governo Draghi lasciano assai perplessi…
Il cambiamento climatico
Da diversi anni a questa parte qualcuno mi invia, con cadenza quasi settimanale, le esternazioni di Alfiero Grandi (tratte dal suo sito internet).
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Squid game (Il gioco del calamaro), di Luciano Nicolini (n°248)
La serie
Per qualche motivo che mi sfugge, i film non vanno più di moda. Ora è il momento delle serie. In verità queste sono nate, molti anni fa, con la televisione: i telespettatori italiani più avanti con gli anni ricorderanno quelle dedicate a “I giacobini” (1962), a “I grandi camaleonti” (1964) o alla “Odissea” (1968). I meno attempati quelle, interminabili, come “Un posto al sole” (dal 1996).
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