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Categoria: Dibattiti e opinioni
Creato Venerdì, 01 Febbraio 2013

Manovre elettorali, di Luciano Nicolini (n°154)

Ritornano i “bunga bunga” e  i “comunisti”

Il 24 febbraio si svolgeranno, in tutta l’Italia, le elezioni politiche. Erano attese da un pezzo, almeno da quando il governo Berlusconi, che disponeva di una solida maggioranza in parlamento, è stato costretto a dimettersi per far posto al governo Monti.

 

Quest’ultimo, nato in modo piuttosto avventuroso, ha varato nel corso degli ultimi mesi una serie di misure antipopolari finalizzate, a detta del premier, a salvare lo stato dal fallimento, ed ora chiede una legittimazione politica agli elettori.

In verità, fino a pochi mesi addietro, Monti sembrava avere la vittoria in tasca: un successo del centrodestra gli avrebbe consentito di continuare la sua opera, un successo del centrosinistra anche. Poi è successo qualcosa; qualcosa di imprevisto: il Movimento 5 stelle, creato dal comico Beppe Grillo, è risultato, nelle elezioni regionali siciliane, il partito più votato, scavalcando il PD e il PDL.

Subito è scoppiato il panico tra i politici: “Se i grillini riescono a prendere il 15% dei voti in Sicilia, – hanno pensato - dove solo dieci anni fa Berlusconi otteneva 61 rappresentanti su 61, chissà quanti voti riuscirà a prendere nel centronord!”

Per prima cosa hanno cercato di innalzare la soglia necessaria per ottenere il premio di maggioranza. Qualcuno, terrorizzato, aveva proposto addirittura di portarla al 42,5%. Ma l’operazione non è andata in porto.

E allora? Semplice. Si fa rientrare in gioco Berlusconi (che, ovviamente, non aspettava altro). Dato che il Movimento 5 Stelle pesca voti soprattutto a sinistra, si spaventano gli elettori di sinistra tirando fuori il babau (cioè Berlusconi) e li si invita a votare per il partito democratico con il pretesto di fare fronte comune contro di lui. L’importante, ovviamente, è evitare che Grillo prenda il premio di maggioranza. Per il resto, comunque vada, si troverà un accordo che consenta di portare avanti le politiche avviate da Monti.

E così, per l’ennesima volta, ci ritroviamo a sentire Berlusconi che tuona contro i “comunisti” (ospitato in televisione, guarda caso, anche da Santoro) e Bersani che lo accusa di sputtanare il paese con i suoi “bunga bunga”.

Monti, intanto, ha creato una lista propria. Non si capisce bene chi glielo abbia fatto fare, dato che, come abbiamo visto, tranne nel caso di  un trionfo del Movimento 5 stelle, la sua linea politica sarà quella vincente: forse glielo ha fatto fare qualche suo amico straniero, o forse il vaticano. Del resto, la volontà divina è, per definizione, imperscrutabile, e quella dei finanzieri pure…