Dibattiti e opinioni
Al destro-sinistra è andata ancora bene, di Luciano Nicolini (n°191)
Comprendo che a molti lettori la mia insistenza sugli accadimenti della politica italiana possa apparire ossessiva: l’Italia è rappresentata da un piccolo punto sul mappamondo e, in un momento come questo, caratterizzato da mutamenti epocali, ciò che fanno i politici italiani non influirà molto sul futuro della popolazione.
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Dei referendum e della partecipazione, di Toni Iero (n°191)
Nel precedente numero di Cenerentola erano esposte due posizioni riguardanti la partecipazione alle consultazioni referendarie: la prima, rappresentata dalla Federazione Anarchica Torinese, giudica i referendum una specie di specchietto per allodole e sostiene la scelta di non parteciparvi in alcun modo.
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Secondo Renzi va tutto bene, di Luciano Nicolini (n°191)
(Ed, effettivamente, potrebbe andare molto peggio…)
Fare il punto circa la situazione in cui si trova l’Italia è decisamente difficile: partirò dai problemi sociali, per poi passare a quelli politici e sindacali.
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Non solo “unioni civili”, di Luciano Nicolini (n°188)
Sullo scorso numero di Cenerentola manifestavo alcune perplessità circa il dibattito relativo alla legge Cirinnà che, mentre sto scrivendo, è ancora in discussione al Senato. Le mie considerazioni riguardavano essenzialmente l’approccio di molti sedicenti progressisti rispetto alle cosiddette “unioni civili” che, in buona sostanza, altro non sono che un matrimonio fra omosessuali (con tanto di obbligo di fedeltà e di risiedere sotto lo stesso tetto!).
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Strategie libertarie: è ora di finirla! di Luciano Nicolini (n°187)
Scrivevo, due mesi fa: «Sono trascorsi due anni da quando, sul numero 163 di Cenerentola, il Passatore invitò a discutere su obiettivi e strategie del movimento libertario italiano.
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A proposito di unioni civili (n°187)
«Amor ritiene uniti gli affetti naturali e non domanda riti né lacci coniugali.
Noi dai profan mercati distor vogliam gli amori e sindaci e curati ci chiaman malfattori»
(da una canzone anarchica di fine Ottocento)
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Dove è finito il dibattito sulle strategie libertarie? di Luciano Nicolini (n°185)
Sono trascorsi due anni da quando, sul numero 163 di Cenerentola, il Passatore invitò a discutere su obiettivi e strategie del movimento libertario italiano. Sul numero 179 ho riassunto brevemente le posizioni emerse nel corso del dibattito circa gli obiettivi; sul numero 181 Toni Iero ha sottolineato come non si possa parlare di obiettivi se non si discute, prima di tutto, dei mezzi che si intende utilizzare per conseguirli; sul numero 182, infine, ho illustrato la mia opinione circa quest’ultimo tema, senza alcuna pretesa di giungere a conclusioni ma chiarendo da dove, a mio parere, occorre partire per affrontarlo.
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Considerazioni eretiche sulla “legge di stabilità”, di Luciano Nicolini (n°184)
Le critiche della “sinistra” sono poco convincenti
Come tutti gli anni, nel corso del mese di ottobre, in Italia si è discusso della “legge di stabilità”. Si tratta di una legge importante, con la quale il governo regola la politica economica del paese per un triennio attraverso misure di finanza pubblica e di politica di bilancio.
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Una modesta critica (da Eugen Galasso) (n°183)
Premessa: da non anarchico (fatto noto a chi legge Cenerentola), so che dovrei avere riguardo a entrare in questioni specifiche riguardanti l’anarchismo, l’anarchia e tutto ciò che si muove attorno a queste costellazioni politiche, a livello teorico e pratico. Tuttavia lo faccio, in questo caso, riguardo alla seconda parte dell’intervento del prof. Guido Candela su “L’anarchia e gli stati dal punto di vista dell’economia”, pubblicata su Cenerentola, n. 182, settembre 2015, pp. 12-18 (la prima parte era nel numero precedente di luglio, n. 181).
Dall'Italia: ancora bugie, redazionale (n°183)
L’attenzione dei politici italiani, e dei mezzi di comunicazione di massa che ci raccontano le loro gesta, si è spostata all’improvviso dalla “invasione” dei migranti alla “riforma” del senato della repubblica. E dire che mai come in questi giorni l’ondata di profughi aveva investito l’Europa!
Ancora sulla strategia del movimento libertario, di Luciano Nicolini (n°182)
Sul numero 179 di Cenerentola ho riassunto, brevemente, le posizioni emerse nel corso del dibattito circa gli obiettivi che si dovrebbe dare oggi il movimento libertario in Italia.
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Né di destra, né di sinistra, di Luciano Nicolini (n°182)
Di Battista chiarisce la linea del Movimento 5 Stelle
I primi a dichiarare di non essere “né di destra né di sinistra” furono, purtroppo, alcuni anarchici. “Destra e sinistra – affermavano costoro – sono termini che si riferiscono alla collocazione dei partiti all’interno del parlamento. Gli anarchici, che (tranne rare eccezioni) in parlamento non sono mai voluti entrare, non sono pertanto né di destra né di sinistra”.
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La politica anarchica, tra dibattiti e silenzi, di Toni Iero (n°181)
Ho seguito con attenzione il dibattito scaturito dalla richiesta del Passatore di identificare alcuni obiettivi concreti su cui focalizzare l’azione del movimento libertario in Italia.
Fin dall’inizio ho preferito non intervenire, poiché nutrivo una riserva di fondo su questa pur encomiabile iniziativa. Il mio dubbio non solo non è stato fugato dagli interventi succedutisi nel tempo, ma, anzi, in essi (e nella mancanza di essi …) ha trovato conferma.
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Altro che “gufi”! di Luciano Nicolini (n°181)
Zingari e migranti stanno portando sfortuna a Renzi
Il “teatrino della politica” sta ospitando, in Italia, rappresentazioni sempre più surreali. Sembra che non solo i burattini, ma anche i burattinai, siano disorientati; per non parlare di coloro che, come lo scrivente, s’improvvisano critici teatrali, provando a interpretare, giorno dopo giorno, quanto accade.