Usa: nuovo bombardiere, redazionale (n°47)
Apprendiamo da Manlio Dinucci ("il Manifesto", 18 novembre) che "un aereo senza pilota, l'X-43A della NASA, ha volato martedì a circa 11.000 km/h, quasi 10 volte la velocità del suono (Mach 10). Il record è stato reso possibile da un motore di nuova concezione, lo scramjet: una volta che l'aereo viene sganciato a 12.000 metri di quota da un bombardiere strategico B-52A ed è portato a una velocità di Mach 4 da un propulsore a razzo, lo scramjet si autoalimenta con l'aria stessa. Può così raggiungere velocità ipersoniche, probabilmente fino a Mach 15, senza dover trasportare serbatoi di ossigeno come invece deve fare un razzo e, a differenza di questo, è riutilizzabile per altri voli. A brindare per la riuscita prova dell'X-43A non sono stati solo i tecnici della NASA, ma anche gli strateghi del Pentagono. Il Comando spaziale ha infatti stipulato con la NASA, nel 1997, un importante accordo per "lavorare insieme per ridurre i costi di entrambe le organizzazioni e condividere le nuove tecnologie a vantaggio dei futuri voli e veicoli spaziali" (NASA, 16 aprile 1997). Tra i futuri "veicoli spaziali" che il Pentagono intende costruire c'è lo space bomber, il cui progetto è stato ufficialmente annunciato dal segretario alla difesa Rumsfeld nel luglio 2001.
E' sulla base dello X-43A, presentato come veicolo spaziale per uso civile, che l'aeronautica intende realizzare un bombardiere spaziale in grado di raggiungere i 100 km di altitudine e colpire qualsiasi obiettivo sulla faccia della Terra con bombe non-nucleari o nucleari, rientrando quindi negli Stati Uniti".