L’Unione Sindacale Italiana a congresso, redazionale (n°215)

Nei giorni 12, 13 e 14 ottobre si terrà a Modena il ventiduesimo congresso dell’Unione Sindacale Italiana. Non è nostra abitudine preannunciare i congressi delle organizzazioni libertarie (casomai li commentiamo, dopo che si sono tenuti). Questa volta però ci sembra il caso di fare un’eccezione.

Da un lato si tratta, infatti, di un congresso particolarmente importante per questo piccolo sindacato, dall’altro non vorremmo apparire, ancora una volta, i soliti “grilli parlanti” (senza alcuna allusione al noto comico genovese) capaci soltanto di sparare sentenze senza mai indicare alternative percorribili.

L’Unione Sindacale Italiana rappresenta una di queste alternative. Fedele ai principi del sindacalismo rivoluzionario e libertario che ne ispirarono la costituzione nel lontano 1912, è attualmente presente e attiva in diversi settori del mondo del lavoro, specialmente nella sanità pubblica e privata, e promuove sul territorio  numerose iniziative di solidarietà sociale, senza trascurare l’impegno antimilitarista.

L’importanza del congresso che si terrà a Modena è connessa soprattutto alla decisione, maturata nel corso degli ultimi anni e formalizzata a Parma pochi mesi fa, di uscire dalla Associazione Internazionale dei Lavoratori (AIT), della quale l’USI era stata nel 1922 una delle organizzazioni fondatrici, per costituire, insieme alla CNT spagnola, la FAU tedesca, la FORA argentina, l’ESE greca, l’IP polacca e l’IWW nordamericana, la nuova e più dinamica Confederazione Internazionale del Lavoro (CIT). 

Chi volesse partecipare, come osservatore, può farne richiesta alla segreteria nazionale dell’USI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.