Schermi d’estate, di Luca Baroncini (n°203)
Tutti gli anni è lo stesso ritornello. Promesse dei distributori cinematografici, gran dibattere in rete sull’allungamento della stagione, poi arriva luglio e al cinema, oltre ai tre o quattro colossi americani indifferenti al cambio di stagione, è il deserto. Sarà così anche quest’anno? Pare proprio di sì, anzi, ancora peggio, perché oltre all’assenza del cinema italiano, ai film d’essai con il contagocce, al nulla per le famiglie, manca anche il prodotto medio, quello che non fa grandi numeri ma permette a molte sale di sopravvivere.
Cosa resta, quindi, per chi vuole godersi un film nel buio di una sala, al fresco dell’aria condizionata mentre fuori l’asfalto brucia, in alternativa a un cinema seriale fatto di supereroi (Spider-Man – Homecoming), robot (Transformers – L’ultimo cavaliere) e primati (The War – Il pianeta delle scimmie)?
Poca roba, in gran parte fondi di magazzino e patate bollenti, soprattutto nel mese di luglio. Tra questi ultimi a distinguersi è sicuramente Il tuo ultimo sguardo, storia d’amore tra due operatori di un’associazione umanitaria in Africa, che vanta una confezione extra-lusso (regia di Sean Penn, protagonisti Charlize Theron e Javier Bardem, in concorso a Cannes 2016), ma detiene anche il record di stroncature della critica che lo accusa, tra le molte cose, di sfruttare la barbarie dei conflitti africani per spettacolarizzare i palpiti del cuore. Qualche scetticismo anche nei confronti di due titoli americani usciti in patria direttamente su internet (se si evita la sala, e non si è Netflix, il più delle volte è perché non si è convinti del proprio prodotto): Black Butterfly e Revenger (ma potrebbe uscire con il titolo Nemesi). Il primo è un thriller su uno scrittore in crisi che si rifugia in una tranquilla cittadina di campagna per ritrovare l’ispirazione e ospita, incautamente, quello che si rivela essere un serial killer. L’unica attrattiva è data dal cast che vede interagire Antonio Banderas, in pausa da mulini bianchi e galline, con il redivivo Jonathan Rhys Meyers, attore di punta di inizio millennio (“Match Point” e “Mission Impossible III”, tra gli altri) che si è un po’ perso per strada. Anche il secondo è un thriller e vede come protagonista un assassino che al risveglio scopre di essere stato sottoposto a un’operazione chirurgica di cambio di sesso: da uomo a donna. Un soggetto bizzarro, interpretato da due attrici interessanti (Michelle Rodriguez e Sigourney Weaver), diretto da un regista mitico (il Walter Hill degli indimenticabili “I guerrieri della notte” e “I guerrieri della palude silenziosa”), ma passato troppo sotto silenzio per non avere qualche magagna da nascondere.
Non può poi mancare l’horror estivo, e quest’anno tocca a Wish Upon, di John R. Leonetti, in cui un vecchio carillon permette al suo proprietario di esaudire ben sette desideri. L’adolescente problematica che ne entra in possesso, da vittima di bullismo snobbata da tutti, diventa ragazza appagata e di successo, ma gli effetti collaterali saranno devastanti.
Con il mese di agosto si palesano invece i primi possibili successi della nuova stagione. È grande l’aspettativa per La torre nera di Nikolaj Archer, che prova a condensare in un paio d’ore gli otto romanzi dell’omonima saga letteraria scritta da Stephen King tra il 1982 e il 2012. Impresa davvero ardua, quindi, almeno sulla carta, interessante. C’è curiosità anche intorno ad Atomica bionda, ancora con Charlize Theron, questa volta nei panni di una spia nella Berlino del 1989. La regia di David Leitch, con una lunga carriera di stuntman alle spalle, promette adrenalina e botte da orbi ottimamente coreografate. Ma per entrare nel vivo della stagione occorrerà aspettare l’arrivo di Cattivissimo me 3, opera d’animazione trasversale costruita per divertire grandi e piccini e destinata a incassi milionari, ma soprattutto dell’atteso Dunkirk che, prima di essere un film ambientato nella Seconda Guerra Mondiale durante l’evacuazione di Dunkerque, è un film di Christopher Nolan, la cui firma, ce lo insegnano “Inception” e “Interstellar”, vale già il prezzo del biglietto.