Cinema
Schermi d’estate, di Luca Baroncini (n°203)
Tutti gli anni è lo stesso ritornello. Promesse dei distributori cinematografici, gran dibattere in rete sull’allungamento della stagione, poi arriva luglio e al cinema, oltre ai tre o quattro colossi americani indifferenti al cambio di stagione, è il deserto. Sarà così anche quest’anno? Pare proprio di sì, anzi, ancora peggio, perché oltre all’assenza del cinema italiano, ai film d’essai con il contagocce, al nulla per le famiglie, manca anche il prodotto medio, quello che non fa grandi numeri ma permette a molte sale di sopravvivere.
Cannes 2017: Voilà le festival! di Luca Baroncini (n°202)
Premessa importante: quando leggerete questo articolo i premi attribuiti dalla giuria capitanata da Pedro Almodovar saranno già noti, mentre ora mi trovo a tre quarti del guado e tutto, o quasi, può ancora succedere. Si possono comunque già delineare alcune considerazioni generali.
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A proposito del Cinema2Day, di Luca Baroncini (n°201)
Si concluderà a maggio il “Cinema2Day”, l’iniziativa voluta da Dario Franceschini, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha offerto nel secondo mercoledì di ogni mese, a partire da settembre 2016, la possibilità di andare al cinema con un biglietto dal prezzo ridottissimo di 2 euro.
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Aspettando il Festival di Cannes, di Luca Baroncini (n°201)
Premessa importante. Il Festival di Cannes, che avrà luogo dal 17 al 28 maggio, è la manifestazione cinematografica più prestigiosa del mondo. Essere in concorso, o anche in una sezione collaterale, apre porte inaspettate perché offre visibilità, autorevolezza e contatti a ogni latitudine. Negli ultimi anni eravamo abituati a guardare il programma e ad affermare “Ah! Ci sono proprio tutti!”, anche se non sempre il nome altisonante corrispondeva a opere davvero meritevoli.
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Le cose che verranno – L’avenir, recensione di Luca Baroncini (n°200)
di Mia Hansen-Løve
con Isabelle Huppert, Edith Scob, Roman Kolinka, André Marcon
Nathalie è una professoressa di filosofia di mezza età che ama il suo lavoro. La filosofia è pane quotidiano perché la insegna anche il marito, mentre il figlio e la figlia adolescenti più che altro la subiscono.
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Il punto sul cinema italiano, di Luca Baroncini (n°200)
Dopo un Natale insoddisfacente in cui i sei film italiani in circolazione, tutte commedie, hanno incassato complessivamente un terzo del “Quo Vado?” con Checco Zalone, l’unico vero successo nei tre mesi successivi è stato “L’ora legale” di Ficarra & Picone.
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Quattro giorni alla Berlinale, di Luca Baroncini (n°199)
Anche i festival seguono fasi cicliche. Ci sono annate buone e altre meno buone. È già un paio d’anni che la Berlinale, pur offrendo uno sguardo a 360 gradi molto interessante sul panorama cinematografico mondiale, non riesce a trovare opere davvero rilevanti in grado di imporre uno stile e lasciare un segno nell’immaginario.
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Vi presento Toni Erdmann, recensione di Luca Baroncini (n°199)
di Maren Ade
con Peter Simonischek, Sandra Hüller
Si può decidere di vivere la vita seguendo le convenzioni, oppure rompendo schemi e regole. Capita, se non ci si pone troppe domande, comunque non quelle giuste, di trovarsi intrappolati nel mantra “lavora, compra, consuma, muori”, così come succede di fare tutto quello che si presume giusto finendo per sentirsi, invece, profondamente insoddisfatti.
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Oscar 2017, di Luca Baroncini (n°198)
Dopo le polemiche sugli Oscar troppo “bianchi”, “maschi” e “vecchi” dell’edizione 2016, l’Academy, l’organizzazione professionale onoraria che assegna le ambite statuette, è corsa ai ripari, stabilendo nuove regole. “Entro il 2020”, ha dichiarato la presidente Cheryl Boone Isaacs, “verrà raddoppiato il numero di donne e membri appartenenti a minoranze razziali e il diritto di voto sarà revocato a chi resterà inattivo nel mondo del cinema per più di dieci anni”. Era quindi impossibile che già da quest’anno qualcosa non cambiasse.
La battaglia di Hacksaw Ridge, recensione di Luca Baroncini (n°198)
di Mel Gibson
con Andrew Garfield, Teresa Palmer,
Hugo Weaving, Vince Vaughn, Rachel Griffiths, Luke Bracey, Sam Worthington
Cosa cerchiamo in un film?
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GGG – Il Grande Gigante Gentile, recensione di Luca Baroncini (n°197)
di Steven Spielberg
con Mark Rylance, Ruby Barnhill, Penelope Wilton, Rebecca Hall
Steven Spielberg è il regista più famoso del mondo. Anche il più bravo. Competenza tecnica, sensibilità e conoscenza dei lati oscuri ne fanno un abilissimo narratore di storie per il grande schermo, in grado di proporre un cinema classico capace di parlare a un pubblico trasversale.
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La La Land, recensione di Luca Baroncini (n°197)
di Damien Chazelle
con Ryan Gosling, Emma Stone, J. K. Simmons, John Legend
Los Angeles è la terra dei sogni e ogni nuovo giorno, ce lo ricorda l’inizio travolgente del film, il sole accompagna salite e discese di chi cerca di realizzarli. Sebastian ama il jazz, è un pianista di talento e ambisce a creare un locale tutto suo dove la musica che ama sia protagonista.
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Inferno, recensione di Domenico Secondulfo
dall’omonimo libro di Dan Brown
regia di Ron Howard
con Tom Hanks e Felicity Jones
Già il libro non era all’altezza dei precedenti, con un certo retrogusto di fotocopia e senza il ritmo incalzante e la progressione di stupori misterici che sono il cavallo di battaglia di Brown; il film è anche peggio. Poco ritmo e passaggi scontati, il retrogusto di fotocopia impera.
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Animali notturni, recensione di Luca Baroncini
di Tom Ford
con Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon, Isla Fisher e Armie Hammer
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