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Categoria: Teatro
Creato Venerdì, 01 Febbraio 2008

Gli incanti di Alice, recensione di Eugen Galasso (n°99)

produzione de “L’Acchiappasogni”, idea, testo, regia e interpretazione di Lorenzo Ciavattini, Melissa Conigli, Sabrina Mazzantini

Teatro per bambini?  No, teatro per tutti, anche perché un “teatro per bambini” non esiste.

Siamo tutti anche/ancora bambini (chi scrive questa nota più degli altri, forse “rimbambino”, spero, più che “rimbambito”); ma poi il teatro vero come questo coinvolge veramente tutti, perché è teatro di qualità, emozionale ed emozionante. Musica e teatro si fondono, i ruoli si scambiano (tra l’altro mostrando come l’attore possa alternarsi in essi), le fiabe s’intrecciano: Alice, non più quella di Carroll, ma quella esposta alla TV, legge un libro e sogna di “cadere”  in “Cappuccetto Rosso”, in “Raperonzolo”, in “Biancaneve”, in “Il gatto con gli stivali”. Con la liquidazione - ironica, però - di stereotipi quali quello del principe azzurro, mai “buttati”, tuttavia... C’è anche l’uso, intelligente e calibrato, di teatro di figura, con il letto che diviene muro invalicabile, “The Wall”, anche nel senso del classico film  dei “Pink Floyd”, con i guanti a mano che divengono gli stivali del gatto...

In più c’è la strega “schizzata”, una principessa rock, un lupo vegetariano, ancora nel senso di non-stereotipi che potrebbero diventare nuovi, ma (almeno per ora) non lo sono, sono semmai alternative agli stereotipi o, se volete, anti-stereotipi.

Bravissimi gli attori-interpreti-autori-registi Melissa Conigli, Sabrina Mazzantini, Lorenzo Ciavattini  (anche musicista - è maestro di clarinetto e lo suona in scena, in movimento), impegnati in uno spettacolo molto duro, ma sempre “felici” della propria fatica. Da vedere e ascoltare con attenzione, anche perché nel caso di bambini piccolissimi, che possono “percepire” un seppur bassissimo grado di paura, gli interpreti sono sempre disponibili a parlarne con i piccoli ospiti-spettatori, spiegando apertamente di che cosa si tratta.

Un “atto politico”,  se volete. Ricordiamo le belle, anche se “austere” (è teatro povero), scene di Fabio Mazzieri e Valentina Mariotti, mentre alle luci è Ilaria Contini.

Fiaba e mondo “quotidiano”, realtà e sogno... non fusi, ma “fondibili”.