Zirudella della devolution, di Balanzino (C. n°44).
Zirudella, tutti i dì,
nel paese dove il sì
suona ormai continuamente
sulla bocca della gente,
c’è qualcuno che fa scuola
inventando una parola.
Come se nuovi fonemi
risolvessero i problemi!
Così i ciechi (state attenti!)
vengon detti "non vedenti"
ed i sordi (siamo intesi?)
van chiamati "gli audiolesi";
chi pulisce nella via
"s’occupa d’ecologia",
è il villano "agricoltore"
ed il negro "di colore".
Ora, l’ultima invenzione,
sembra la "devoluzione",
che le ali sue dispiega
per volere della Lega,
però, fino a quel momento,
si chiamò "decentramento".
La "sinistra", sento dire,
non la riesce a digerire;
e l’inghiotte poco, e male,
l’Alleanza Nazionale;
Berlusconi ne approfitta
per far mettere in soffitta,
tra le righe del progetto,
tutto ciò che gli va stretto.
E la gente? Non capisce.
Certo, nulla c’impedisce
di seguire ogni momento
ciò che accade in parlamento,
ma sarebbe necessario
anche che il vocabolario
non venisse violentato
da ogni nuovo deputato,
altrimenti va a finire
che ci riescono a mentire,
rigirando la frittella...
tochedai la zirudella!