Alcuni articoli del numero 252 di Cenerentola
Non abbiamo parole! redazionale
Il Senato italiano, con una sola astensione e nessun voto contrario, ha approvato la “giornata della memoria degli Alpini”.
Questa giornata sarà il 26 gennaio, data che è stata scelta perché il 26 gennaio del 1943, gli Alpini italiani parteciparono “eroicamente” a fianco dell’esercito nazista invasore dell’Unione Sovietica, a una battaglia (a Nikolajewka) contro l’Armata Rossa.
Casa Tomaggia, di Rino Ermini
Casa Tomaggia esiste ancora oggi. Ci si arriva con una strada bianca, aperta ai primi del XX secolo, che risale la valle affiancando il torrente che la discende; da questa strada, a un certo punto, si imbocca a sinistra una carrareccia, un tempo lastricata e ormai ridotta a sentiero, che si inerpica sui pendii boscosi del Poggio di Corte Castiglioni. Casa Tomaggia esiste, ma è soltanto ruderi; e i campi intorno solo occhi esperti possono indovinarli nei resti di muri a secco delle terrazze, fra quercioli, ginestre, scope, prugnoli e macchie di pruni. Il sentiero prosegue dopo i ruderi, aggira una forra percorsa da un rivolo d’acqua limpida, esce dai boschi per entrare negli oliveti di Case Figlinelli e ridiscende verso Pian di Tegna
Master - La specialista, recensione di Luca Baroncini
di Mariama Diallo
con Regina Hall, Zoe Renee e Amber Gray
“Non si tratta di fantasmi, né di cose soprannaturali. È l’America!”. È questa frase, pronunciata dalla protagonista del film, a riassumere lo spirito dell’opera prima di Mariama Diallo.
La regista, sulla scia di “Scappa – Get Out” che ha aperto la strada della contaminazione tra il genere horror, da sempre cartina di tornasole della contemporaneità, e il tema del razzismo, costruisce un racconto di crescente e impalpabile tensione che incrocia il destino di due donne, Gail e Jasmine, facce, nere, della stessa medaglia made in U.S.A. (e il montaggio alternato del loro agire spesso ce lo ricorda).
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Un’ombra negli occhi, recensione di Luca Baroncini
di Ole Bornedal
con Fanny Bornedal, Alex Høgh Andersen, Danica Curcic, Bertram Bisgaard
Ci sono storie talmente forti che rischiano di azzerare lo spirito critico, facendo passare in secondo piano elementi che in altri contesti finirebbero per pesare di più. È quello che in parte accade con il film “Un’ombra negli occhi”, perché mette in scena una storia vera, terribile e purtroppo ancora attuale, emersa con chiarezza solo in tempi relativamente recenti.
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Onde elettromagnetiche, di Elena Dalbasso
Appare sempre più evidente che le onde elettromagnetiche hanno un impatto negativo sugli organismi viventi. È un argomento difficile da affrontare: non si percepisce la pericolosità delle onde in quanto non sono visibili, non emettono rumori e non spargono odori. Ma autorevoli studi epidemiologici e prove sperimentali hanno dimostrato gli effetti negativi dei campi elettromagnetici sugli esseri viventi
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