I Sollevamenti della Terra (ancora) in marcia (n°265)
«Il prossimo settembre ci metteremo di nuovo in marcia contro la cementificazione, la distruzione degli ambienti dove abitiamo e per fortificare quei modi di vivere che riteniamo più in sintonia con i nostri territori. Come l’anno scorso, abbiamo scelto di farlo camminando, per sentire la terra sotto i nostri piedi e per darci la possibilità dell’incontro.
Hub logistici al posto di campi coltivati, autostrade sempre più grandi, seggiovie su montagne dove la neve non c’è quasi più, i progetti che abbiamo contrastato nel corso di quest’anno sono accomunati dalla vera faccia di chi ci governa: quell’ipocrisia che tiene insieme il cemento e il green, di chi si dipinge progressista proponendoci sempre lo stesso modello basato su grossi investimenti edilizi, e diffusi disinvestimenti nei servizi, nella cura del verde, nella manutenzione. (…)
L’alluvione del mese scorso ha reso evidente a molte persone una situazione che si protrae da decenni (…). Non ci aspettiamo più nulla dai governanti che hanno accelerato il disastro. Nessuno può ignorare la catastrofe che ne consegue. Si tratta ancora una volta di riprendere in mano il nostro destino e di organizzarsi per passare all’azione».
Sollevamenti della Terra