Bologna: continua la lotta contro l’allargamento del “passante di mezzo”(n°268)
Il 2 novembre una decina di attivisti di “Ultima Generazione” ha bloccato la tangenziale di Bologna per circa un’ora in segno di protesta contro il progetto di allargamento di autostrada e tangenziale, che porterebbe il “passante” a raggiungere, in alcuni punti, diciotto corsie. Il giorno seguente è scattata la repressione: per due attivisti è stato disposto il divieto di dimora in città, per un terzo l’obbligo di firma.
Comunicato stampa dell’Assemblea “No Passante”
«Possibile che nell’Italia delle alluvioni e delle frane, della crisi climatica, ecologica ed economica a finire sotto processo sia chi si oppone a grandi opere infrastrutturali inutili a risolvere i problemi locali e globali, nonché dannose per la salute dei cittadini e per gli ecosistemi naturali?
Per la Costituzione e per la Repubblica del nostro Paese chi pratica azioni di disobbedienza non violenta rivendicando politiche di governo alternative, più rispettose della vita e della biodiversità è davvero penalmente più responsabile e da perseguire rispetto a chi, incurante di ciò che avviene mese dopo mese, prosegue nella impermeabilizzazione del suolo e in una crescita che si vorrebbe infinita del Prodotto Interno Lordo e degli “affari per pochi”? Rispetto a chi insiste a voler realizzare ulteriori 4-6 corsie stradali ed autostradali in un’area urbana densamente popolata senza avere mai realizzato alcuna Valutazione di Impatto Sanitario e riproponendo una Valutazione di Impatto Ambientale già scaduta e basata su dati, studi e tendenze già smentiti dai processi in corso? Rispetto a chi, ancora in assenza di un Progetto Esecutivo del Passante di Bologna (fermo al Ministero competente), chiude parchi o giardini pubblici e pratica il taglio di migliaia di alberi di alto fusto e di arbusti che costituiscono un patrimonio comune?
L’Assemblea No Passante di Bologna che raccoglie comitati, associazioni e cittadini liberi e pensanti da anni impegnati in campo culturale, sociale, politico e giudiziario per fermare l’ulteriore potenziamento dell’Asse A14 - Tangenziale e che è stata promotrice di grandi manifestazioni popolari (come quella del 22/10/2022), denuncia il tentativo di criminalizzare dissenso e lotte pacifiche, come quelle espresse dagli attivisti di Ultima Generazione che la scorsa settimana hanno manifestato “contro il Passante” e per un “Fondo riparazione” da 20 miliardi destinato a fronteggiare e prevenire il collasso climatico.
L’Assemblea No Passante di Bologna invita tutt3 ad essere protagonist3 e partecip3 delle molte iniziative che nei prossimi giorni e settimane intendono battersi per il pieno rispetto dei diritti - doveri universali di cittadini e comunità, per la urgente conversione ecologica, per la necessaria giustizia sociale nelle scelte di investimento, di bilancio e di governo nei territori».
Bologna, 7 novembre 2023