Si è svolto a Massenzatico, presso Reggio nell’Emilia, il 5-6-7 ottobre 2018 il convegno internazionale “Cucine senza confini”.
Se “nostra patria è il mondo intero”, la nostra cucina, di conseguenza, non può che essere senza frontiere, aperta, solidale ed inclusiva. Le Cucine del Popolo da oltre vent’anni propongono una gastronomia sociale abbinata a una felicità aggregativa mediante una prassi libertaria tesa a costruire un progetto culturale resistente.
Con i fermenti razzisti che in particolar modo oggi attraversano il nostro Paese, è necessario trovare dei percorsi dal basso in grado di fronteggiare questa deriva autoritaria ribadendo i valori del Socialismo Umanitario in una prospettiva internazionalista.
L’incontro proposto quest’anno, a proposito del quale troverete, sul sito www.cenerentola.info
un breve video, è stato notevole per il suo convegno di studi che ha visto una significativa presenza di esperti di altissimo livello provenienti da ogni parte d’Europa.
Riguardo ai laboratori vi è stata da una parte una proposta inerente ai liquori proletari (Pelinkovac, Grappa alla Macchia e Amaro del Partigiano) e dall’altra vi sono stati assaggi di ghiaccioli, sottaceti e frattaglie.
Un altro momento molto sentito del convegno è stato il Veglione Rosso con la partecipazione di almeno trecento persone, dove è stato riproposto un menu socialista del 1910 a base di cappelletti e bolliti, antipasti e salse di campagna, dolce e lambrusco rosso vivo.
Il convegno, come consuetudine, è stato totalmente autogestito attraverso l’impegno di una sessantina di militanti suddivisi fra Reggio Emilia e Massenzatico.