Dibattiti e opinioni
Chi governa il mondo redazionale (n°173)
e chi blatera in Italia…
Venerdì 17 ottobre a Bologna, nel quadro delle iniziative volte a celebrare il sessantesimo anniversario della fondazione della casa editrice “Il Mulino”, si è tenuta una tavola rotonda sul tema “Chi governa il mondo”. Hanno partecipato Lucio Caracciolo (direttore della rivista “Limes”), Sabino Cassese (giudice costituzionale), Angelo Panebianco (editorialista del “Corriere della sera”) e Romano Prodi, forse il più importante statista italiano degli ultimi decenni.
Chiariamo di Il Passatore (n°172)
Prosegue il dibattito sollecitato dal Passatore (vedi Cenerentola n. 163).
Sullo scorso numero si è parlato di “sanità” e di “scuola”. Questo numero ospita un chiarimento del Passatore e, nelle pagine seguenti, due articoli sulla scuola. Sul prossimo numero si inizierà a parlare anche di “previdenza”.
In merito alla nota della redazione circa il dibattito sanità ritengo opportune una serie di precisazioni che abbracciano tanto il contributo della FDCA-PN quanto il mio.
Repubblica sul voto scozzese di Alberto Lipparini (n°172)
Ho in evidenza sul mio Mac*, fra gli altri, il sito del quotidiano/partito che venne fondato da Scalfari quasi quarant’anni fa, l’epoca in cui Montanelli faceva altrettanto. Non per un’adesione politica, è ovvio, ma perchè il sito è piuttosto organizzato e si colloca nell’area della non-destra. Però le critiche che mi vengono spontanee, non solo quelle politiche in senso stretto, diventano sempre più forti col passare del tempo e vanno dal linguaggio usato e dalla scelta degli argomenti alla superficialità delle analisi, ai temi spesso eccessivamente “leggeri”, alla approssimatività delle informazioni e via elencando. A me pare un vero e proprio adagiarsi sul pensiero dominante.
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Sul “califfato islamico” di Toni Iero (n°172)
Negli ultimi mesi si sono imposte all’attenzione mondiale le notizie, provenienti soprattutto dall’Iraq, relative ai successi militari del cosiddetto califfato islamico.
Nel complesso ginepraio mediorientale è sempre difficile trovare il bandolo della matassa. Dietro alla crescita dell’Isis si potrebbe trovare di tutto: dai finanziamenti sauditi e qatarioti, ai servizi segreti turchi, al disgregarsi di alcuni settori di Al Qaeda, fino a componenti baatiste (il partito di Saddam Hussein, al potere fino al 2003).
Tutto il mondo sta esplodendo redazionale (n°172)
La speranza costituita dal socialismo sembra archiviata.
Ma gli eventi cui stiamo assistendo potrebbero farla rinascere
“Tutto il mondo sta esplodendo/ dall’Angola alla Palestina/ l’America Latina sta combattendo/ la lotta armata vince in Indocina/ In tutto il mondo i popoli/ acquistano coscienza/ e nelle piazze scendono/ con la giusta violenza/ E quindi: cosa vuoi di più compagno per capire/ che è già suonata l’ora del fucile?”
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Sulla scuola (n°171)
Sulla lotta di studenti e lavoratori della scuola di Usi-Ait Calabria
Anche a proposito della scuola, apriamo il dibattito partendo dall’attualità e, più precisamente, da un volantino prodotto nel mese di luglio dalla Federazione Calabrese dell’Unione Sindacale Italiana con riferimento alle ultime uscite del governo Renzi.
«L’Usi-Ait Calabria innanzi al vile attacco operato dal Partito Democratico ai danni della scuola, esprime, ancora una volta, profondo sdegno e preoccupazione. Le indiscrezioni che continuano a trapelare, fra beceri tentativi di depistaggio linguistico, non lasciano intravedere nulla di buono per gli studenti ed i lavoratori della scuola.
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Sulla Sanità (n°171)
I cittadini di Pordenone e territorio scendono in piazza contro il “progetto di finanza” e a salvaguardia di ambiente e salute di az - FdCA PN
Come preannunciato, inizia su questo numero, con alcuni articoli sulla sanità e sulla scuola, il dibattito promosso dal Passatore (vedi Cenerentola n. 163). Al resoconto sulle lotte in corso a Pordenone, inviato dalla locale sezione della Federazione dei Comunisti Anarchici, seguono un suo intervento e un breve commento redazionale.
Il gioco delle tre carte redazionale (n°171)
Nel corso dell’estate, qualcosa è cambiato. Quali ripercussioni avranno le manovre politiche cui stiamo assistendo sulle condizioni di vita e di lavoro degli Italiani?
«Italia: niente di nuovo sotto il sole. Renzi prosegue tranquillamente il lavoro di Monti e Letta». Così intitolavamo l’editoriale dello scorso numero di Cenerentola, scritto alla fine di giugno.
Cenerentola: Inizia il dibattito promosso dal Passatore (n°170)
A partire dal prossimo numero avrà inizio il dibattito (vedi Cenerentola n. 163). Gli argomenti affrontati saranno (nell’ordine):
Sanità: pubblica o privata? Accentrata o decentrata?
In prima approssimazione i libertari sono a favore di una sanità pubblica e decentrata.
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Italia: niente di nuovo sotto il sole di Luciano Nicolini (n°170)
Renzi prosegue tranquillamente il lavoro di Monti e Letta
Due, con riferimento all’Italia, erano i possibili esiti delle elezioni per il parlamento europeo: una vittoria del Movimento 5 Stelle, con conseguenze imprevedibili, e una vittoria del Partito Democratico con conseguenze, purtroppo, largamente prevedibili. L’esito reale, come sappiamo, è stato il secondo.
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Il volontariato di Rino Ermini
Si dà per scontato che fare volontariato sia cosa buona e nei giornali che contano, quando se ne parla, è tutto un osanna al volontario, dall’Afghanistan all’anziano pensionato vestito da vigile che la mattina blocca il traffico davanti alle scuole.
Chi sono io per parlare di volontariato? Sono un volontario andato a male. A suo tempo andai volontario in Aeronautica per fare il pilota e ne uscii anarchico. Non è un modo di dire. Andò proprio così. Letterale. Non si creda che sia stato l’unico. Forse a uscire anarchico sì, ma di sicuro ce ne sono stati che sono usciti fuori di testa o suicidi o in altro modo non propriamente ortodosso. Non lo si dice, ma è successo. E forse succede tuttora.
Sbagliare è umano, perseverare è democristiano di Luciano Nicolini (n°169)
I risultati delle recenti elezioni europee e la situazione italiana
«Da poche settimane – scrivevo sul numero di aprile - abbiamo un nuovo premier (e con lui un nuovo governo): Matteo Renzi, i cui piani consistono, tanto per cambiare, nel far pagare la crisi alle classi subalterne. Fino a poco tempo fa sosteneva che sarebbe diventato presidente del consiglio solo ed esclusivamente sull’onda di una forte legittimazione derivante dal voto popolare. “Stai sereno!”- aveva detto al suo predecessore (e compagno di partito) Enrico Letta. Poi, da un giorno all’altro, lo ha scalzato.
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Ripensare la politica anticarceraria di Il Passatore (n°168)
Quando ero bambino la frase più gettonata sui muri rassicurava lettrici e lettori dell’esistenza del divino, oggi invece sembra che vada per la maggiore “Libere/i tutte/i” accompagnata dall’immancabile A cerchiata. Frase scontata, molto ideologica che significa tutto e niente allo stesso tempo: scontata perché ormai l’originalità non le appartiene, ideologica perché si basa su un assunto ormai obsoleto e che non ha senso perché appunto si basa su preconcetti ideologici e non reali.
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Stragi e segreti (di Pulcinella) di Federazione Anarchica Italiana - Torino (n°168)
Via i segreti dalle stragi. Matteo Renzi ha firmato la direttiva che dispone la declassificazione degli atti finora coperti da segreto di Stato. Negli archivi ci sono le carte su tante stragi che hanno segnato la storia della seconda metà del secolo scorso in Italia: i fatti di Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, la stazione di Bologna, il rapido 904.
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