Dibattiti e opinioni
Covid-19: quando ci sei dentro, di Luca Baroncini (n°238)
Premessa: scrivo questo resoconto non per fare polemica, penso non abbia proprio senso in questo momento, ma per dare una testimonianza diretta che può essere utile a tutti, qualunque punto di vista si adotti.
Cominciamo da quando tutto è iniziato, nelle prime giornate di ottobre. Mio figlio torna a casa da scuola e non sta bene, mal di gola, mal di testa, un po’ di febbre che gradualmente sale.
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Biden -Trump 1-0 (ai tempi supplementari), di Luciano Nicolini (n°238)
Non mi stanco mai di ripetere che il regime fascista è stato per l’Italia un autentico disastro: ha fermato l’avanzata del movimento operaio e contadino impedendogli di fare ulteriori conquiste; ha rincoglionito intere generazioni di giovani con la “riforma” scolastica ispirata da Giovanni Gentile; li ha coinvolti in una guerra che ha causato centinaia di migliaia di morti solo tra gli Italiani, la distruzione del paese e la sostanziale perdita dell’indipendenza nazionale conquistata a caro prezzo nel corso dell’Ottocento.
Social network ed elezioni, di Luciano Nicolini (n°237)
È stato pubblicato, su “Il Fatto Quotidiano” del 28 settembre, un interessante articolo di Marco Venturini, che prende in considerazione i risultati delle recenti elezioni regionali in relazione all’utilizzo dei social network.
Marco Venturini è un consulente dei politici, uno di quelli che, come dichiara esplicitamente, li invita spesso e volentieri a utilizzare i social network per la loro propaganda.
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The Social Dilemma, di Luciano Nicolini (n°237)
“Lacrime di coccodrillo” o “furbetti del quartierino”?
È forse opportuno precisare, per i nostri lettori stranieri, che “piangere lacrime di coccodrillo” è un modo di dire usato in Italia con riferimento a chi finge di provare dispiacere dopo essersi avvantaggiato con il danno arrecato ad altri (trae origine dal mito secondo cui i coccodrilli verserebbero lacrime dopo aver divorato le prede)
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Rilancio economico? di Luciano Nicolini (n°236)
Il governo italiano è convinto di poter rilanciare l’economia attraverso l’elargizione di bonus: la cosa lascia perplessi
Non è la prima volta che parliamo degli effetti del covid-19 sull’economia: lo aveva già fatto Toni Iero con l’editoriale del numero di aprile.
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Mortalità da covid-19: proviamo a capire qualcosa, redazionale (n°235)
Quante persone in Italia sono morte di covid-19? Nessuno lo sa. Nel momento in cui stiamo scrivendo non sappiamo neppure quante persone sono morte per tutte le cause tra il 1/1 e il 15/5/2020.
L’Istat ha fornito i dati (provvisori) relativi a un gran numero di comuni, e sulla base di essi si può stimare che i morti in tale periodo siano stati circa 299mila: trentanovemila in più rispetto alla media, riferita allo stesso periodo, dei cinque anni precedenti; trentaduemila in più di quelli dell’anno 2017, quando, tra il 1/1 e il 15/5 morirono 266.314 persone.
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Sardine: una storia contemporanea, di Luciano Nicolini (n°235)
Sono passati sette mesi da quella sera a Bologna, in piazza Maggiore…
Quando si narra una storia, di solito, si comincia dal principio ma, dato che la nostra rivista si occupa in primo luogo di attualità, in questo caso è forse meglio cominciare dalla fine.
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Coronavirus e democrazia illiberale, di Luciano Nicolini (n°234)
Approfittando dell’emergenza sanitaria i governi dei paesi industrializzati stanno cambiando molte cose: e non in meglio
La fotografia che abbiamo scelto per la copertina di questo numero di Cenerentola, scattata da Maria Elisabetta Luciani a Dubai, mi sembra significativa: cammelli e grattacieli, lavoratori invisibili (qualcuno li avrà pur costruiti, quei grattacieli) e vacanzieri bene in vista.
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Il diritto al dubbio, di Luciano Nicolini (n°233)
Ci costringeranno soltanto a portare le mascherine o presto ci ritroveremo completamente imbavagliati?
Per la terza volta consecutiva dedichiamo l’editoriale al nuovo coronavirus che, all’improvviso, ha cambiato le nostre vite. Sul numero di marzo ne parlammo dal punto di vista delle conseguenze sanitarie e politiche della sua diffusione (e ci sembra di aver visto giusto), sul numero di aprile dal punto di vista delle conseguenze economiche, oggi ne parliamo dal punto di vista delle ricadute sul diritto al dubbio (e al dissenso).
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La colpa è del capitalismo, di Rino Ermini (n°233)
Una precisazione: uso la parola Potere, con la “p” maiuscola, per indicare uomini e strutture di tipo politico, economico, culturale, militare, religioso, ecc. che nella società, attraverso lo sfruttamento e l’oppressione, garantiscono enormi privilegi a una fetta minoritaria della popolazione a danno della maggioranza.
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A proposito di coronavirus, di Luciano Nicolini (n°231)
In questi giorni, in Italia, non si parla d’altro. E, coerentemente con l’impegno che ci siamo presi quando abbiamo fondato Cenerentola (“parlare ANCHE di ciò di cui tutti parlano”), non mi sottrarrò al dibattito.
Alcuni punti fermi (o quasi)
Inizierò con lo scrivere alcune banalità, sulle quali però giova richiamare l’attenzione:
1) La malattia dovuta a una forma particolare di coronavirus, della quale si sta parlando, esiste.
2) Almeno in Cina, ha causato la morte di parecchie persone.
3) Pur non essendo letale quanto lo fu la “peste nera” (che a metà del XIV secolo uccise almeno un terzo della popolazione europea) non è da prendere sottogamba.
4) In qualche maniera, è arrivata in Italia.
5) Poiché quasi tutti gli igienisti concordano nel dire che il miglior modo per fermare un’epidemia è isolare i malati, le misure decise dal governo italiano, per quanto tardive e contraddittorie, sembrano sostanzialmente corrette.
6) Il risalto dato all’epidemia dai mezzi di comunicazione di massa (e dallo stesso governo) è del tutto anomalo. Il che non significa che sia esagerato. Significa soltanto che è molto superiore a quello dato di solito ad epidemie analoghe.
7) Conseguentemente il comportamento degli Italiani in questa circostanza risulta talvolta irrazionale.
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Destra, sinistra e lotte sociali, di Luciano Nicolini (n°230)
Il comunicato riportato nelle pagine precedenti, prodotto a metà dicembre dal consiglio dei delegati di Alternativa Libertaria, mi sembra analizzi in modo molto convincente ciò che sta accadendo in Italia, e fornisca anche due indicazioni, piuttosto vaghe ma valide, su ciò che occorre fare: «rivendicare obiettivi materiali tesi a ribaltare i rapporti di forza in favore delle classi sfruttate» e costruire «battaglie culturali all’insegna della solidarietà e dell’uguaglianza». La questione è: quali obiettivi materiali privilegiare? E, in secondo luogo, che cosa significa, oggi, costruire battaglie culturali all’insegna della solidarietà e dell’uguaglianza?
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Elezioni regionali: la destra conquista la Calabria, ma non l’Emilia-Romagna, di Luciano Nicolini (n°230)
Le Sardine hanno frenato la marcia trionfale di Salvini, il PD ringrazia
Domenica 26 gennaio si sono svolte in Calabria e in Emilia-Romagna le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale. Ciò che è accaduto in Calabria era largamente previsto: la destra, che nella regione è prevalentemente berlusconiana e si è presentata unita, ha vinto a mani basse. Non è una buona notizia ma, da un punto di vista strettamente giornalistico, non è neppure una notizia…
La condizione femminile oggi (n°229)
Sintesi della relazione redatta da Dora Palumbo in occasione dell’incontro sul tema, promosso a Castel Bolognese dalla Biblioteca Borghi e dalla Biblioteca Dal Pane.
Parto da una nota biografica, per introdurre il tema della serata sulla condizione femminile oggi, tra autodeterminazione e difesa di conquiste e diritti civili.