Economia e finanza
L’anarchia e gli stati dal punto di vista dell’economia
Parte seconda: Produzione, distribuzione ed ecologia, di Guido Candela (n°182)
2. Efficienza e equità
2.1 - L’anarchia nel disordine
Il modello di Moselle e Polak, riadattato, può essere il riferimento idoneo per studiare e spiegare il funzionamento dell’anarchia nel disordine. Il modello, usando tutta la semplificazione analitica propria dell’economia, parla di un mondo agricolo in cui vivono il popolo coltivatore, i briganti ed eventualmente un Re.
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L’anarchia e gli stati dal punto di vista dell’economia, di Guido Candela (n°181)
Parte prima: Lo stato o l’ordine spontaneo
Pubblichiamo, diviso in due puntate, un interessante articolo di Guido Candela che espone, brevemente, alcune delle tesi contenute nel volume “Economia, stato, anarchia”, recentemente pubblicato da elèuthera, del quale consigliamo vivamente la lettura.
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L’economia italiana è in ripresa? di Toni Iero (n°179)
Mentre le trattative tra il governo greco e la troika (anche se, unica concessione a Tsipras, non la chiamano più così) si trascinano senza un’apparente via d’uscita, stampa e televisioni hanno cominciato a declamare l’arrivo della ripresa economica di cui dovrebbe beneficiare la maggior parte dei Paesi dell’area dell’euro
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Matteo Renzi e i poteri forti, redazionale (n°178)
C’è stato un momento, alcuni anni fa, in cui sembrava che i giornali gratuiti rappresentassero il futuro dell’editoria quotidiana. Nelle grandi città italiane ne circolavano ben quattro: City, E Polis, Leggo e Metro. Il primo era, nel complesso, ben fatto, tenendo conto delle ovvie limitazioni connesse alla scarsità di spazio. Gli altri assai meno. L’idea era che, comunque, grazie agli introiti derivanti dalla pubblicità, tali quotidiani potessero sostenersi economicamente e, magari, rappresentare anche un buon affare.
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Le armi spuntate di Tsipras, di Toni Iero (n°177)
Con la vittoria di Syriza alle elezioni politiche in Grecia, si è aperto uno scontro sulla politica economica tra Atene, da una parte, e la Germania dall’altra. A parte qualche pacca sulle spalle e tanti sorrisi, gli altri governi europei si sono allegramente defilati quando si è trattato di sostenere le richieste dei fratelli greci.
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Sottili incrinature di Toni Iero (n°174)
Ci stiamo addentrando in un terreno (economico, sociale, istituzionale) nuovo, inesplorato e, forse, pericoloso
Diceva una canzone degli anni ’70: “dal basso puoi scoprire le sottili incrinature che non puoi studiare all’università”. È, in un certo senso, la situazione che stiamo vivendo in questo momento: mentre buona parte del mondo istituzionale continua a fingere (magari qualcuno lo crede anche …) che sia sufficiente aspettare l’arrivo di una mitica ripresa economica per ritornare a stare come prima, chi analizza con onestà intellettuale e libertà di giudizio il contesto economico non può che trarre considerazioni di ben altra natura.
Poveri e povertà di Toni Iero (n°173)
La povertà è il nuovo fenomeno che sta caratterizzando le cosiddette economie avanzate, paradossalmente proprio quei Paesi che, fino a qualche tempo fa, erano definiti “ricchi”.
La diffusione della miseria in strati sociali una volta immuni da tale pericolo è il frutto di scelte politiche che affondano le loro radici negli ultimi 3 – 4 decenni. Si potrebbe dire che il pendolo della lotta di classe, dopo un breve periodo favorevole ai lavoratori, è tornato ad oscillare nel campo del capitale.
Figli di Troika di Toni Iero (n°171)
In un articolo pubblicato su Repubblica il 3 agosto, Eugenio Scalfari ha affermato “Dirò un’amara verità che però corrisponde a mio parere ad una realtà che è sotto gli occhi di tutti: forse l’Italia dovrebbe sottoporsi al controllo della troika internazionale formata dalla Commissione di Bruxelles, dalla Bce e dal Fondo monetario internazionale. Un tempo (e lo dimostrò soprattutto in Grecia) quella troika era orientata ad un insopportabile restrizionismo. Ora è esattamente il contrario: la troika deve combattere la deflazione che ci minaccia e quindi punta su una politica al tempo stesso di aumento del Pil, di riforme sulla produttività e la competitività, di sostegno della liquidità e del credito delle banche alle imprese”.
Il vigile del fuoco di Toni Iero (n°170)
Il peggio è ormai passato. È una frase che sento ripetere dall’autunno del 2007, qualche mese dopo l’estate in cui la caduta delle quotazioni azionarie di Wall Street segnava la fine della bolla immobiliare americana e l’inizio della peggiore crisi economica dopo quella degli anni ’30 del secolo scorso.
L’Unione Europea: gli Stati contro i loro popoli di Toni Iero (n°169)
La polemica sull’Unione Europea ha infiammato gli animi a partire dallo scoppio della crisi dei debiti sovrani dei Paesi periferici dell’area euro. In occasione dell’appuntamento elettorale del 25 maggio, tale polemica ha trovato ulteriore alimento nelle campagne elettorali dei vari partiti, che spesso vengono caratterizzati sulla base del semplicistico schema: pro o contro l’Europa.
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La crisi debitoria dello Stato italiano di Toni Iero (n°168)
Molti commentatori hanno cercato di mandare messaggi tranquillizzanti
A partire dalla recente pubblicazione di un mio articolo1 in cui si esponeva il risultato di una simulazione sulla dinamica del conti pubblici in relazione ai vincoli imposti dalla legge n. 114 del 23 luglio 2012 (Fiscal Compact) abbiamo assistito ad una fioritura di calcoli sul peso economico e fiscale degli obblighi imposti da tale trattato intergovernativo.
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Propaganda governativa di Toni Iero (n°165)
Da sempre la propaganda rappresenta un’arma utilizzata nei conflitti. Oggi, nel nostro Paese, essa costituisce un importante strumento in grado di garantire la sopravvivenza di un ceto politico-amministrativo che, se esaminato alla cruda luce dei risultati conseguiti, dovrebbe essere rimosso pressoché in toto.
Il governo del fare… finta di Toni Iero (n°164)
L’inconsistenza della legge di stabilità appare particolarmente grave
Che l’attuale esecutivo in carica non fosse in grado di prendere decisioni di grande caratura è ben presto apparso evidente dalla vicenda della falsa abolizione dell’Imu. Una farsa degna della migliore (peggiore) commedia dell’arte.
Potremmo dilettarci a trovare analoghi casi di furbizie (o incapacità) di questo allegro governo: dalla “ineludibile” soppressione del finanziamento pubblico ai partiti, alla riduzione delle principesche retribuzioni dei politici, fino al solenne impegno a non aumentare l’Iva.
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Le privatizzazioni ai tempi delle larghe intese di Toni Iero (n°163)
È qui la festa? Si devono essere chiesti i principali “money manager” (coloro che gestiscono la liquidità di fondi, banche, assicurazioni e grandi gruppi industriali) del mondo. Il riferimento è alla tornata di privatizzazioni che il governo italiano ha annunciato di voler attuare nei prossimi mesi.
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