Economia e finanza
Una legge di stabilità espansiva? di Toni Iero (n°162)
Nel presentare la legge di stabilità (la vecchia finanziaria) il premier Enrico Letta ha sostenuto che, per la prima volta dopo molti anni, grazie al governo delle “larghe intese”, si stanno riducendo le tasse e si fornisce un forte impulso alla crescita economica.
Per quanto riguarda la prima affermazione occorrerà vedere se realmente si procederà ad una diminuzione del carico fiscale e, soprattutto, per chi.
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Il gradino in basso, di Toni Iero (n°159)
Un confronto tra le maggiori economie europee (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna) con riferimento ad alcune delle principali grandezze economiche mostra risultati poco lusinghieri per il nostro Paese.
Raffrontando la situazione del primo trimestre del 2013 con quella del 2007 emergono risultati assai indicativi: in termini di prodotto interno lordo (medie mobili a 4 termini), l’Italia mostra la peggiore performance. Il dato italiano è inferiore a quello del 2007 del 7,4% (Spagna -4,6%, Regno Unito -1,8%, Francia +0,2% e Germania +3,4%).
Se guardiamo la produzione industriale (medie mobili a 4 termini), i dati rilevano un -27,7% per la Spagna, -21,5% per l’Italia, -13,7% per la Francia, -12,9% per il Regno Unito e -1,5% per la Germania.
L'uso del denaro pubblico, di Luciano Nicolini (n°156)
C’è chi vuole la “spending review” e chi si lamenta degli sprechi “della casta”. Come devono essere gestiti gli accantonamenti pubblici?
Nel corso degli ultimi mesi, in Italia, si è fatto un gran parlare dell’uso del denaro pubblico. Monti, con il suo governo di “tecnici” (in realtà PD-PDL), vuole fare la “spending review”. Loretta Napoleoni, nota economista che vive in Inghilterra, sostiene invece che in inglese quel termine non significa assolutamente nulla. Verrebbe dunque usato soltanto per mascherare un italianissimo “taglio dei servizi”.
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Euro o non euro?, di Toni Iero (n°155)
Con puntuale regolarità, nel corso di incontri, dibattiti o
Vi è chi sostiene che il ritiro dell’Italia dalla moneta unica europea sia un passaggio essenziale per riacquistare la sovranità monetaria. Quest’ultima intesa come panacea di tutti i mali. Naturalmente, corollario, non sempre espresso, di questa opzione è una successiva creazione di nuova base monetaria, finalizzata ad un deprezzamento della nuova moneta.
Illusioni, illusi e illusionisti, di Toni Iero (n°153)
Lo spread decennale, ossia la differenza tra i rendimenti del Btp italiano con scadenza dieci anni e il pari titolo tedesco, si aggira intorno ai 300 punti da alcune settimane. Ricordiamo che, maggiore è tale numero, peggiore è la considerazione, dal punto di vista creditizio, di cui gode il nostro Paese. Sappiamo tutti che i debitori peggiori pagano tassi di interesse più alti.
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Ma la classe dirigente ha capito cosa sta succedendo?, Toni Iero (n°152)
Come era prevedibile, l’intervento della Banca Centrale Europea di Mario Draghi ha permesso di guadagnare tempo, spostando in un futuro comunque non troppo lontano la resa dei conti finanziaria all’interno dell’Europa.
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La regola d'oro del pareggio di bilancio, di Roberto Zani (n°151)
Una riforma costituzionale passata sotto silenzio e senza referendum confermativo
Finalmente, dopo gli ultimi tentennamenti tedeschi, da ottobre è entrato in vigore il nuovo e rafforzato “fondo salva-stati europeo”, il Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes). Possiamo allora tirare un respiro di sollievo? Ovviamente no.
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Una manovra da Draghi, di Toni Iero (n°150)
In campo finanziario, l’evento più significativo delle ultime settimane è, senza dubbio, l’approvazione, da parte del comitato esecutivo della Bce, con il solo voto contrario del presidente della Bundesbank, dell’Outright Monetary Transactions.
Lotta di tasse, di Toni Iero (n°149)
Della recente crisi che ha travolto alcuni membri dell’Unione Monetaria ed Economica abbiamo già parlato negli scorsi numeri. Avevamo anche segnalato le contraddizioni che permangono all’interno di un’Unione ridotta ad una sommatoria di Stati ognuno dei quali tende a perseguire il proprio interesse nazionale.
Procedura d'infrazione? Tanto, paga pantalone, di Dora Palumbo (n°148)
La procedura d’infrazione è uno strumento di cui si è dotata la Commissione Europea per garantire il rispetto delle norme europee da parte degli stati membri. Si tratta di un procedimento precontenzioso che permette allo stato di correre ai ripari.
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L'Europa senza euro?, di Toni Iero (n°148)
La crisi che attanaglia l’economia e la finanza europea sembra avvitarsi su sé stessa, in una paurosa spirale che rischia di diffondere miseria e disperazione tra i cittadini dei Paesi aderenti all’Unione Monetaria.
La bomba ad orologeria, di Toni Iero (n°145)
Alla fine, come era facilmente prevedibile, la Grecia è stata obbligata a dichiarare il default, seppure, al momento, limitato ai soli sottoscrittori privati di titoli ellenici. Circa 100 miliardi di euro andati allegramente in fumo.
Continuavano a chiamarla Unione Europea, di Toni Iero (n°144)
Il quadro europeo tende ad assumere tonalità sempre più fosche. In Grecia si sta assistendo ad un deterioramento del tessuto sociale che rischia di diventare irreversibile.
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Otto marzo e crisi economica, redazionale (n°144)
Tra i più colpiti dalla recessione: le donne, i bambini e gli anziani
Durante i primi anni di vita della nostra rivista, abbiamo più volte affrontato il tema della condizione della donna, da sempre subordinata al maschio. Negli utimi tempi, presi dal dibattito sulla crisi economica che interessa tutto quello che fu l’Occidente industrializzato (e in modo particolare i paesi che si affacciano sul Mediterraneo) l’abbiamo un po’ trascurato: la ricorrenza dell’otto marzo sembra una buona occasione per tornarci sopra.
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