Attenzione: falsi libertari! Fed. Libertaria Argentina (n°268)
Domenica 19 novembre, in Argentina, Javier Milei, il candidato dell’estrema destra maldestramente travestito da libertario, ha vinto le elezioni presidenziali. Un disastro per i lavoratori, come scrivevamo, temendo il peggio, nel precedente numero di Cenerentola.
In tale contesto, sembra utile pubblicare il comunicato intitolato “Attenzione: falsi libertari!” diffuso il 17 ottobre scorso dai compagni della Federazione Libertaria Argentina.
«Allertiamo la popolazione, chi vuole ascoltare.
Considerando la crescita di un certo settore politico nel mondo, ma che potrebbe diventare il prossimo governo in Argentina, che si definisce “libertario”, segnaliamo quanto segue:
- I sedicenti “libertari” mentono per guadagnare seguaci. Accusano il “populismo”, ma usano strumenti populisti, demagogici e falsi per convincere le maggioranze.
- La loro prima bugia, su cui basano la loro grande strategia di marketing, è quella di definirsi “libertari”. Usano il valore che tutti noi attribuiamo alla libertà per definirsi i suoi grandi difensori.
- Analizzando le loro argomentazioni vediamo che attaccano soltanto quelle che chiamano le azioni socializzatrici dello Stato, ma non dicono nulla sul potere concentrato nelle grandi società industriali, nelle banche nazionali e internazionali, nel complesso industriale militare, nelle società di vendita internazionali, nei grandi proprietari terrieri, nella curia ecclesiastica, ecc., ecc..
La loro lotta per la libertà è una grande menzogna che nasconde la difesa di interessi potenti, contrari alla libertà di tutti.
Essere riusciti a convincere molte persone ad accettare la propria definizione di “libertari” è stata la loro prima battaglia vinta. Ora non si tratta di lottare per il diritto d’autore su una parola, ma di capire che c’era un’azione pianificata per falsificare e poter ingannare più facilmente.
Sotto queste falsificazioni, nel 1971 negli Stati Uniti venne creato il “Libertarian Party” e nel 1973 l’economista americano Murray Rothbard (il nome che Milei diede ad uno dei suoi animali domestici) ha pubblicato il libro “Verso una nuova libertà. Il Manifesto Libertario”.
Rothbard spiega chiaramente la strategia: “Un aspetto gratificante della nostra ascesa ad una certa importanza è che, per la prima volta nella mia memoria, noi, dalla nostra parte, abbiamo catturato la parola cruciale del nemico (…) la parola libertario per lungo tempo è stata semplicemente una parola di cortesia per designare gli anarchici di sinistra, cioè gli anarchici contrari alla proprietà privata, della variante comunista o sindacalista, ma ora ce ne appropriamo…”
Questi falsari associano la “libertà del mercato” alla libertà, vendono l’idea del “mercato” come se fosse un nuovo Dio che ci libererà dall’ingiustizia e dall’oppressione. Usano la propaganda facile per ingannare.
Questi falsi libertari cercano di capitalizzare lo spettacolo della democrazia delegativa generando l’illusione di essere estranei agli apparati politici tradizionali e alla loro logica. Si presentano come qualcosa di diverso dai politici e approfittano della crisi di rappresentanza per cercare di governarci.
Avvertiamo di non lasciarci ingannare, la libertà di concorrenza senza uguaglianza sociale non è libertà, moltiplica solo l’ingiustizia, lo sfruttamento e l’oppressione. Non chiamate “libertari” i falsari e gli opportunisti!»