Usa
Le elezioni americane, di Gianpiero Landi (n°241)
Inizio questo articolo il 20 gennaio 2021, nel giorno dell’insediamento di Biden come 46° Presidente degli Stati Uniti d’America.
Avendo ancora, come tutti, negli occhi della mente le immagini dell’assalto e delle devastazioni dello scorso 6 gennaio a Capitol Hill, “il tempio della democrazia americana”, come viene talvolta definito con enfasi.
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Dalle stelle (e strisce) alle stalle, di Toni Iero (n°130)
Gli Stati Uniti sembrano essere la prossima vittima di una “legge” che governa l’ascesa e il declino delle grandi potenze: quando si cerca di controllare un territorio troppo vasto (nel caso degli Usa, il pianeta), si determina un aumento strutturale del peso delle spese militari che, se mantenuto per un lungo periodo di tempo, avvia un processo di deterioramento del sistema produttivo che porta, in definitiva, alla fine dell’egemonia della nazione.
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Dai padri fondatori alla caduta del mito americano, di Eugen Galasso (n°130)
In “Volunteers of America”, alla fine degli anni Sessanta del Novecento, Grace Slick e i suoi “Jefferson Airplane” cantavano: “cerchiamo volontari per la rivoluzione americana”.
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L'America era "Life", sorrisi e denti bianchi su patinata... (Francesco Guccini), di Luciano Nicolini (n°130)
Questo numero di “Cenerentola” è dedicato principalmente agli Stati Uniti d’America. Non ce ne occuperemo da un punto di vista geografico, e neppure presenteremo dei reportage. Ci interessa capire che cosa sta accadendo in quel paese in quanto sappiamo che avrà ripercussioni in tutto il mondo e, in particolare, in Italia, da oltre mezzo secolo “protettorato” statunitense. Ed è soprattutto sui rapporti di dipendenza (anche culturale) del nostro paese dagli USA che concentreremo l’attenzione. Discuteranno dell’argomento: Toni Iero, analizzando l’evolversi della crisi economica; Luciano Nicolini, ragionando sulle alterne fortune del mito americano; Eugen Galasso, con una carrellata sulle ideologie sviluppatesi a partire dall’epopea dei “padri fondatori”.
Paint it Black, di Toni Iero (n°108)
Era da molto tempo che non si udivano commenti così appassionati a proposito di una campagna elettorale americana. .
Stati Uniti: un primo maggio particolare, redazionale (n°80)
Oltre un milione di immigrati sono scesi in piazza.
Il Primo Maggio 1886, a Chicago, durante la lotta per la conquista delle otto ore come limite massimo dell’attività lavorativa giornaliera, la polizia sparò contro gli scioperanti. Seguirono manifestazioni di protesta.
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Usa, inizia il declino?, di Toni Iero (n°76)
Chissà se, mentre state leggendo queste righe, il mondo se ne sta andando allegramente a catafascio. Non che adesso sia un paradiso, però, come precisa il primo teorema di Tex Willer: al peggio non c’è mai limite!
Scontro di civiltà o comitato d’affari?, redazionale (n°75)
La compagnia araba Dubai World Ports si è aggiudicata la gestione dei sei porti più importanti della costa orientale degli Stati Uniti: New York, New Jersey, New Orleans, Miami, Baltimora, Filadelfia, amministrati fino a pochi giorni fa dalla società inglese Peninsular & Oriental, fondata nella seconda metà dell’Ottocento.
Gli Usa si armano, redazionale (n°60)
Nel 2004 gli Stati Uniti d’America hanno speso in armamenti 455,3 miliardi di dollari, una cifra dieci volte superiore a quella che sarebbe necessaria per garantire a coloro che nel mondo ne sono sprovvisti l’accesso alle cure mediche e all’istruzione di base.
Usa contro Cina, opinioni a confronto, redazionale (n°59)
Secondo quanto dichiarato da Joseph Nye, ex segretario aggiunto alla Difesa degli USA e professore ad Harvard, “credere nell’inevitabilità di un conflitto può trasformarsi in una delle sue cause”. (www.project.syndicate.org)
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Usa, gli orrori del liberismo reale, redazionale (n°54)
Secondo quanto riferito dal "Washington Post", il 7 marzo il Segretario di stato statunitense Condoleezza Rice ha informato il Segretario generale delle Nazioni Unite,
Bush e i giornalisti, redazionale (n°51)
"Pagare i commentatori per sostenere la nostra agenda politica è stato un errore", ha dichiarato il presidente degli USA.
Usa: nuovo bombardiere, redazionale (n°47)
Apprendiamo da Manlio Dinucci ("il Manifesto", 18 novembre) che "un aereo senza pilota, l'X-43A della NASA, ha volato martedì a circa 11.000 km/h, quasi 10 volte la velocità del suono (Mach 10).
Parliamoci chiaro, redazionale (n°46)
Bush ha vinto le elezioni. Buona parte dei cittadini degli Stati Uniti d’America vuole la guerra.