Terza guerra mondiale? di Luciano Nicolini (n°267)
Troppe pagine di questa rivista sono dedicate alla guerra.
Ma ciò che sta accadendo non può essere messo in secondo piano.
Pare che, lo scorso anno, Bergoglio abbia detto: «Per me, oggi, è scoppiata la terza guerra mondiale»; e di terza guerra mondiale parlano, sia pure per scongiurarla, anche Biden e Scholz.
Ma davvero è già iniziata? C’è una relazione tra quanto sta avvenendo in Ucraina e quanto sta avvenendo in Palestina? Davvero i due conflitti devono essere interpretati come l’inizio della terza guerra mondiale?
Proviamo a ragionare.
Il conflitto tra Russia e Ucraina
L’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, datata 24 febbraio 2022, aveva probabilmente il fine di insediare un governo fantoccio filorusso al posto del governo fantoccio filostatunitense insediatosi con la forza.
Ma Putin, probabilmente, aveva fatto male i suoi calcoli. Non penso che intendesse (né che intenda) scatenare una guerra mondiale.
Nemmeno penso che intenda farlo il governo degli USA, sostenitore di Zelensky, anche se certamente sta approfittando della situazione per indebolire la Russia e assicurarsi la sudditanza dell’Europa (questo sì, in vista di un’eventuale futura guerra mondiale!).
Il conflitto tra Hamas e Israele
L’aggressione di Hamas a Israele, datata 7 ottobre 2023, sembra invece inquadrarsi nel contesto del conflitto arabo-israeliano che si protrae ormai da oltre ottant’anni. È ben vero che dietro ad Hamas c’è l’Iran, grande nemica di Israele, ma è piuttosto improbabile che, al momento, l’Iran intenda scatenare un conflitto mondiale. Quanto a Israele, è notoriamente appoggiato dal governo degli USA, che non perde occasione per ricordarlo, ma non penso che quest’ultimo abbia interesse ad impegnarsi su di un secondo fronte (secondo rispetto a quello ucraino).
L’apertura di un secondo fronte, piuttosto, potrebbe forse far comodo a Putin che però, pur avendo buoni rapporti con il governo iraniano, non sembra averlo incoraggiato in alcun modo nel suo sostegno ad Hamas (lo stesso governo israeliano lo ha escluso, prendendo le distanze da chi lo aveva affermato).
E la Cina?
La Cina che, come ormai tutti sanno, è il vero candidato a sostituire gli USA nel dominio sul mondo, è senz’altro lieta di vedere i suoi concorrenti indebolirsi reciprocamente, ma non sembra aver fretta di scatenare un conflitto con gli USA. C’è chi dice che potrebbe approfittare della situazione per invadere Taiwan, ma questo rischierebbe davvero di portare a un conflitto mondiale, e non penso che il governo cinese si senta ancora preparato a una tale eventualità.
Concludendo
Gli elementi che possono portare a una terza guerra mondiale, purtroppo, sono tutti presenti. E potrebbe essere sufficiente una scintilla per innescare l’incendio.
Ma non mi sembra si possa affermare con certezza che tale guerra è già iniziata: ha ragione Bergoglio o ha ragione Nicolini? Beh, il primo dispone certamente di molte più informazioni rispetto al secondo!
Spero però che il futuro dia ragione a me (anche perché, per morire sotto la pioggia atomica, c’è sempre tempo…).