Letture
Contrasto del guerrigliero e della donna di Beslan, di Federico Berti (n°42)
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, questo bel "contrasto" di Federico Berti.
La notizia del brutale eccidio ha già prodotto, non solo in Italia, commenti e supposizioni diverse. Nel brano che segue ritroverete quello che il senso comune ha elaborato nelle prime ventiquattr'ore successive all'accaduto.
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Matera South-Side, di Pina D’Aria (n°38)
Matthew desiderava di venire a Matera, non vedeva l’ora di recarsi a visitare il little canyon tra i fianchi sconnessi e profondi del dirupo di murge sulla gravina e il costone di roccia da cui s’affaccia e domina il duomo.
Il reame, di Toni Iero (n°33)
C’era una volta … il reame di Stivalia, governato dal re Bertuldone I e dalla sua corte. Il mondo di allora si stava trasformando velocemente, grazie al fenomeno della mercantilizzazione. Lo spirito che dominava quell’epoca era la disinteressata competizione economica, riconducibile ai più puri valori olimpici.
Stato e burocrazia, di Camillo Berneri (n°29)
L’anarchico Camillo Berneri (1897 – 1937), piace parecchio ai nostri lettori. E noi li accontentiamo volentieri, somministrando loro un altro brano dello stesso autore.
Si tratta dell’articolo "Stato e burocrazia" (Umanità Nova 25/12/1920), scritto negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale, in un periodo in cui, in Italia, la rivoluzione proletaria sembrava imminente e, di queste cose, il movimento libertario discuteva in modo assai poco accademico.
Per un programma d’azione comunalista, di Camillo Berneri (n°27)
Il successo riscosso tra i nostri lettori dall’articolo ‘Il cretinismo anarchico’, scritto nel 1935 da Camillo Berneri e ripubblicato sul numero 24 di Cenerentola, ci spinge a ripubblicare un altro brano dello stesso autore, di maggior spessore teorico, datato 1926.
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Il cretinismo anarchico, di Camillo Berneri (n°24)
Proseguiamo la rassegna di scritti dei maggiori teorici del pensiero libertario con questo breve articolo di Camillo Berneri, l’anarchico italiano ucciso a tradimento dagli stalinisti nel 1937 a Barcellona.
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Gelato, di Leila Falà (n°23)
Lo chiamavo gelato perchè avrei voluto mangiarmelo.
Il mio uomo speciale si è sciolto al sole.
Un cavaliere insistente, di Leila Falà (n°23)
Bussa insistente alla mia finestra
Vuole entrare
espandersi
Duello, di Leila Falà (n°18)
Il luogo stabilito è qui.
Entro. Tavoli e gente.
Non sento. Sento troppi rumori.
Formaggio, di Leila Falà (n°17)
Mi viene in mente che devo tenere il formaggio fuori dal frigo.
Il formaggio, se è umido, è bene tenerlo fuori dal frigo.
Vedi? E’ importante averti conosciuto.
Guerra psicologica, di Claudio Collu (n°17)
Ho sognato la gloria e
Cercato i nemici.
E’ passato tanto tempo
Da quel giorno. Ora la vecchiaia arriva.
Sms, di Leila Falà (n°15)
Piccole e poche parole. Non stanno su un foglio.
Nè sono appese alle labbra o alla voce.
Tutto il tempo, di Ruggero Lazzari (n°14)
Ti ho aspettata tutto il tempo del sole
dolcezza esile di caviglie sicure
sostegno agile a due gambe cioccolata
Corrente, di Leila Falà (n°14)
Camminare sull'argine del fiume. Fiume ampio. Ma non così ampio da non potersi attraversare.
Corrente forte rischiosa.
L'acqua chiama e attira. Corrente forte vischiosa.
