Ensemble Sonata a Tre: Concerto "Da Bach a Vivaldi", di Eugen Galasso (n°114)
Violoncello: Sorayya Russo; pianoforte: Lorenzo Maria Scultetus; oboe: Salomon Peren; flauto: Francesca Gheri.
Da Bach (qui presente con la sonata in do maggiore per flauto e continuo BWV 1033 e con il Trio Sonata in sol maggiore per flauto, oboe e continuo BWV 1039), ad Antonio Vivaldi (Trio Sonata per flauto, oboe e continuo P 402), passando per Haendel (Sonata in do minore per oboe e continuo, op. 1 n.8), non tralasciando Telemann (Trio Sonata in mi minore per flauto, oboe e continuo), la sensibilità pre-romantica, insomma l’espressione musicale del sentimento, è fortissima.
Che appaia nascosta dal canone, dalla struttura quasi sempre trinaria, qualche volta quaternaria, è vero, ma sono poi le implosioni melodiche a mostrare come questi musicisti, anche Telemann, a torto considerato freddo e meccanico, esprimano gioia, dolore, malinconia, esaltazione, “amor dei” e anche amore per la donna e il genere umano (l’ “amor dei” è molto più forte in Bach, religiosissimo compositore della religione riformata che nel prete cattolico Vivaldi).
E i musicisti, con questo programma affascinante, presto anche disponibile in CD (chi scrive ha assistito a un concerto che coincideva con un’incisione), mostrano come molti elementi accomunino i compositori barocchi, ma come al tempo stesso la serietà bachiana sia diversa dal “cantabile” veneziano di Vivaldi; come Telemann, musicista del cesello, sappia lasciarsi andare; come Haendel sia musicista della grandezza ma anche delle piccole cose. Rimarranno delusi quei musicologi che vedono dappertutto solo il fascino dell’architettura sonora razionale barocca.
Un concerto da seguire con attenzione, in qualunque stagione venga proposto.