East & West Band: Da Bob Dylan ai Beatles, Eugen Galasso (n°107)
Riscoperta, anche proprio filologica, questa del complesso formato da Alessandro Corsini (voce solista, lead-guitar, rigorosamente acustica), Alessandro Sassoli (chitarra acustica e “armonie vocali”), Luca Burgalassi (banjo, ma anche slide guitar, armonica, “armonie vocali”) e Franco Ceccanti (chitarra acustica, mandolino, percussioni), di quel patrimonio straordinario che va da Woody Guthrie a Bob Dylan passando poi in Inghilterra con i “Beatles” ma non solo.
La proprietà massima e precipua di questa Band East and West (Pacifica e Atlantica) è la riscoperta della chitarra acustica, di Guthrie ma anche del primo Dylan, applicata anche ai Beatles, che in genere usavano la chitarra elettrica. Tutt’altra cosa, dal punto di vista dell’ “effetto” e dell’evento musicale, non tanto per il prevalere di un più accentuato melodismo, ma anche e soprattutto perché timbricamente il suono risulta molto diverso, meno metallico (qui interviene il gusto, certamente: non esiste superiorità di una chitarra sull’altra).
Tra le vette, in queste cover intelligenti, che riscoprono la bellezza dell’acustico, ma non solo, ben più le radici blues e country, ricorderemo soltanto “Blowing in the Wind”, una delle più belle canzoni di Dylan, spesso trascurata perché abusata, e “Wanna Hold your Hand”, uno dei primi successi dei Beatles, decisamente melodico.
Un gruppo coeso che, appunto, sa rinnovarsi mantenendosi però sostanzialmente fedele alle proprie radici (sia detto da chi è sostanzialmente attento ai loro diversi concerti).
Un rinnovamento, forse più consistente, è ancora da attendere, ma poi non è certo necessario si realizzi in tempi troppo brevi. Una band come questa non è di quelle che passano inosservate, anzi, si distingue nettamente dalla band comune, dalla band “per tutte le stagioni”. Uno stile, un’eticità di fondo, una linea poetica che caratterizza i nostri c’è già da tempo...