Schermi di Pasqua 2025, di Luca Baroncini
Il periodo pasquale non è mai semplice in Italia per il cinema perché, con l’arrivo dei primi tepori primaverili, al contrario di altri paesi con abitudini opposte, si riduce la già non particolarmente elevata frequentazione della sala cinematografica. Per fortuna i risultati estivi degli ultimi anni hanno dimostrato che il cinema può funzionare anche nel nostro paese con il bel tempo, basta pensare a campioni d’incasso come “Barbie” oppure “Oppenheimer”, usciti con enorme successo proprio nei mesi più caldi dell’anno.
Quest’anno Pasqua sarà abbastanza avanti, il 20 aprile, e i nuovi film sono previsti da giovedì 17 aprile. Arriveranno titoli per tutti i gusti, anche se manca probabilmente quel filmone (o filmaccio) dal forte appeal commerciale, destinato quindi a grandi incassi.
Per barcamenarsi in un’offerta non sempre supportata al meglio dal marketing, può essere utile una piccola guida per capire cosa scegliere.
Dopo vari posticipi arriva Queer di Luca Guadagnino, trasposizione dell’omonimo romanzo breve di William S. Burroughs, con cui Daniel Craig, interpretando un americano omosessuale che trascorre le sue giornate inseguendo il piacere a Città del Messico, cerca il distacco definitivo dal personaggio di James Bond che lo ha reso star mondiale.
Esce anche Cloud, il thriller psicologico di Kiyoshi Kurosawa, molto critico nei confronti delle derive della tecnologia, esplicitate attraverso una sorta di resa dei conti a cui va incontro un pirata del web.
Ryan Coogler, regista di “Creed” e dei due “Black Panther”, in I peccatori ci cala invece nella realtà degli anni ’30 del profondo sud degli Stati Uniti, nel Mississippi, ma non per raccontare un dramma razziale, perlomeno non solo, bensì una storia horror in cui due fratelli gemelli, interpretati da Michael B. Jordan, con la loro musica risvegliano nientepopodimeno che dei vampiri; una contaminazione di generi che potrebbe riservare sorprese. Potrebbe sorprenderci anche Drop – Accetta o rifiuta, di Christopher Landon, in cui una donna vedova si reca a un primo appuntamento e durante la cena con un uomo piacevole riceve messaggi al cellulare in cui qualcuno minaccia di uccidere suo figlio se non obbedirà agli ordini che le saranno impartiti. A indurre all’ottimismo ci pensa per fortuna l’infaticabile marsigliese, attento alle tematiche sociali e politiche, Robert Guédiguian, sempre supportato dalla moglie e musa Ariane Ascaride che in La gazza ladra interpreta Maria, una donna ormai anziana che lavora come badante rubando parte dei soldi che le sono affidati per la gestione del quotidiano.
Restiamo in Francia con Guida pratica per insegnanti (“Un métier sérieux), di Thomas Lilti, consigliato a tutti i professori in crisi di vocazione visto che al centro ha un giovane supplente senza esperienza che scopre nuove motivazioni e consapevolezze a contatto con un gruppo di professori appassionati del proprio lavoro. Ed è francese anche l’autore del film per famiglie del periodo, Gilles de Maistre, specializzato ormai in opere con copro-tagonisti animali che ha raggiunto il grande successo grazie a “Mia e il leone bianco” (2018), a cui sono seguiti “Il lupo e il leone” (2021) ed “Emma e il giaguaro nero” (2024). È questa la volta di Moon il panda e la forza dei suoi film è che gli animali che “recitano” sono reali e non frutto di effetti digitali.
Completa il quadro l’italiano 30 notti con il mio ex, di Guido Chiesa, con Edoardo Leo e Micaela Ramazzotti, ma il fatto che a un mese dall’uscita non ci sia, non dico un trailer, ma nemmeno un poster, dimostra che a livello di promozione, e succede spesso con i film nazionali, abbiamo un problema.