Cinema

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Categoria: Cinema
Creato Lunedì, 01 Aprile 2024

Marco CavalloKripton, recensione di Luca Baroncini (n°272)

documentario  di Francesco Munzi 

Francesco Munzi è un’anima divisa in due. In lui documentario e fiction procedono in costante contaminazione, a dimostrazione di come le etichette rischino, come sempre, di rivelarsi sintesi parziale e mai davvero rappresentativa. Sta di fatto che a dieci anni da “Anime nere”, il suo maggiore successo vincitore di nove David di Donatello, a sei dalla serie televisiva “Il miracolo” e a tre dal progetto documentaristico condiviso “Futura”, torna al documentario, anche se un po’ ibrido.

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Creato Venerdì, 01 Marzo 2024

mameliMameli: il ragazzo che sognò l’Italia, recensione di Luciano Nicolini (n° 271)

di Luca Lucini  e Ago Panini

con Riccardo De Rinaldis Santorelli, Amedeo Gullà, Barbara Venturato, Chiara Celotto, Paolo Bernardini, Maurizio Donadoni, Ricky Memphis e Neri Marcorè

Il 12 e 13 febbraio è stata trasmessa da Rai 1, in prima serata, l’attesa miniserie su Goffredo Mameli, patriota genovese noto soprattutto per aver composto l’attuale inno nazionale italiano (piuttosto bruttino, per la verità…).

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Creato Venerdì, 01 Marzo 2024

BerlinoQuattro giorni alla Berlinale, di Luca Baroncini (n° 271)

Berlino non si ferma mai, ogni anno nuovi locali, negozi diversi e cantieri in ogni angolo. Il festival del cinema riflette la stessa inquietudine. Si tratta infatti dell’ultima edizione curata da Carlo Chatrian e Mariëtte Rissenbeek, apprezzati dai frequentatori del festival, meno dalle istituzioni, per il rigore scaccia sponsor della loro visione. 

A prendere il loro posto sarà dal prossimo anno la statunitense Tricia Tuttle, pare scelta per la sua grande abilità manageriale, ha infatti reso il London Film Festival un evento dal forte impatto mediatico. Ed è proprio questo che manca alla Berlinale. 

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Creato Giovedì, 01 Febbraio 2024

Past livesPast Lives, recensione di Luca Baroncini (n°270)

di Celine Song 

con Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro

Celine Song, regista sudcoreana naturalizzata canadese alla sua opera prima, nel raccontare il rapporto tra Nora e Hae Sung trae ispirazione dalla sua esperienza personale di coreana emigrata bambina in Canada.

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Creato Giovedì, 01 Febbraio 2024

donna e bambinoLa zona d’interesse, recensione di Luca Baroncini (n°270)

di Jonathan Glazer 

con Sandra Hüller, Christian Friedel, Ralph Herforth, Max Beck

Jonathan Glazer è un regista di culto, punto di riferimento imprescindibile per l’estetica di videoclip e spot pubblicitari, mentre i pochi film che ha fatto non hanno lasciato particolare segno nell’immaginario,  nonostante abbiano dettato regole a cui tutti si sono ispirati (per dire, l’oscurità liquida di “Stranger Things” viene da “Under the Skin”).

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Creato Sabato, 20 Gennaio 2024

The Holdovers

The Holdovers-Lezioni di vita, recensione di Luca Baroncini (n°269)

di Alexander Payne

con Paul Giamatti, Dominic Sessa, Da'Vine Joy Randolph, Carrie Preston, Tate Donovan

Dopo il passo falso di “Downsizing – Vivere alla grande”, Alexander Payne torna a ciò che gli è più congeniale, la commedia dolceamara, dove una quotidianità poco appariscente incontra pulsioni e dinamiche umanissime e non per forza edificanti.

L’insegnante di lettere classiche Paul Hunham potrebbe essere un lontano parente del Warren Schmidt che va in pensione in “A proposito di Schmidt”, uno dei maggiori successi di Payne. Nonostante il cambio di epoca (qui siamo nel 1970), si tratta infatti di un uomo altrettanto gretto che ha sempre vissuto in nome di una placida apparenza, concentrandosi sul lavoro e dando poco spazio agli altri, ma anche alle proprie gratificazioni personali. Non è per niente amato dai suoi studenti della Barton Academy, una scuola privata del New England per rampolli ricchi e viziati, e quando gli viene assegnato il compito di supervisionare quelli che non torneranno a casa per le vacanze di Natale,  i cinque  sfortunati non gioiranno.

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Creato Lunedì, 01 Gennaio 2024

Deserto ParticularDeserto particular, recensione di Luca Baroncini (n°269)

di Aly Murituba

con Antonio Saboia, Pedro Fasanaro, Thomas Aquino, Laila Garin

Un po’ road-movie, storia d’amore, film di denuncia, anche politico considerando la tematica LGBT nel Brasile guidato dall’allora presidente Bolsonaro, “Deserto particular” è però principalmente un percorso di formazione, soprattutto di liberazione, dei suoi protagonisti Daniel e Sara. 

Lui è un agente di polizia sospeso per violenza privata, con un padre ammalato da accudire e una sorella con cui dividere le incombenze del quotidiano. Lei è in cerca di un’identità in un contesto sociale tutt’altro che complice. I due non si conoscono, vivono ai lati opposti del Brasile, sono entrati in contatto attraverso una app di incontri ed è nata un’intesa. Daniel, introverso e inquieto, pensa di avere trovato in Sara il grande amore della sua vita, ma sono tante le cose che non conosce e non pare ancora in grado di capire e accettare, anche di se stesso. Quando lei smette di rispondergli, lui abbandona tutto e parte per cercarla, mollando ogni responsabilità per quella che diventerà una vera e propria ossessione.

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Creato Venerdì, 01 Dicembre 2023

La chimeraLa chimera, recensione di Luca Baroncini (n°268)

di Alice Rohrwacher

con Josh O’Connor, Isabella Rossellini, Carol Duarte, Alba Rohrwacher, Vincenzo Nemolato

Ambientato negli anni ‘80, tra i cosiddetti “tombaroli”, definizione attribuita a chi nell’Italia centrale si dedica alla ricerca e allo scavo illegale di antiche tombe etrusche, il film racconta di un giovane archeologo inglese, in grado di “sentire” i reperti antichi, coinvolto in un traffico internazionale; ma è difficile raccontare il film, la trama è infatti solo uno degli elementi. 

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Creato Venerdì, 01 Dicembre 2023

Speack No EvilSpeak No Evil, recensione di Luca Baroncini (n°268)

di Christian Tafdrup

con Morten Burian, Sidsel Siem Koch, Fedja van Huêt, Karina Smulders

Quanto sei disposto a sopportare, prima di reagire? È in sintesi questo l’interrogativo alla base del film di Christian Tafdrup che pare abbia tratto il soggetto da un’esperienza personale. Anche lui, infatti, danese in vacanza in Toscana con la famiglia, aveva incontrato una coppia olandese con cui aveva instaurato una rapida quanto superficiale sintonia. Anche lui, una volta ritornato a casa, è stato invitato dai nuovi amici a trascorrere un week-end nei Paesi Bassi. La differenza, rispetto al film, è che lui quell’invito non lo ha accettato, ma ha immaginato, insieme al fratello co-sceneggiatore, quello che sarebbe potuto succedere. 

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Creato Mercoledì, 01 Novembre 2023

Anatomia di una cadutaAnatomia di una caduta, recensione di Luca Baroncini (n°267)

di Justine Triet 

con Sandra Hüller, Swann Arlaud, Milo Machado Graner

Un uomo, una donna e un bambino. Una famiglia vive isolata in uno chalet di montagna, vicino a Grenoble. L’uomo e la donna sono entrambi scrittori, il bambino è non vedente in seguito a un incidente. Accade un dramma. L’uomo cade da una finestra della casa e muore. In quel momento con lui c’era solo la donna, il bambino era in giro per i boschi innevati con il cane. Si tratta di un incidente? Magari un suicidio? Oppure è stata la donna a spingerlo? 

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Creato Mercoledì, 01 Novembre 2023

fairplayFair Play, recensione di Luca Baroncini (n°267)

di Chloe Domont 

con Phoebe Dynevor, Alden Ehrenreich, Eddie Marsan, Rich Sommer

Emily e Luke sono una coppia come tante. L’unica differenza è che lavorano per lo stesso prestigioso fondo fiduciario e in base alla policy aziendale non dovrebbero intrattenere una relazione.

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Creato Domenica, 01 Ottobre 2023

Io capitanoIo capitano, recensione di Luca Baroncini (n°266)

di Matteo Garrone 

con Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi

Matteo Garrone racconta il fenomeno migratorio da un punto di vista originale: non dalla parte di chi accoglie, come siamo soliti vedere, ma da quella di chi è accolto. E non focalizzandosi sul momento dell’arrivo in terra straniera, ma approfondendo tutta la fase precedente, partendo quindi dalla decisione di lasciare la propria terra (nel caso specifico la capitale del Senegal, Dakar) per cercare fortuna in Italia che si pensa sia un paese migliore, con grandi opportunità.

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Creato Domenica, 01 Ottobre 2023

mostra arteFestival di Venezia, recensione di Luca Baroncini (n°266)

Un festival internazionale è una finestra sul mondo e consente di captare un sentire contemporaneo. La prima cosa che salta agli occhi è che quasi nessuno dei film visti in una settimana di festival, pur essendo stati concepiti e in parte girati in tempi di covid, reca tracce della pandemia. Solo in un film di una sezione collaterale, Backstage di Afef Ben Mahmoud, una compagnia di danza si dichiara stanca dopo il blocco causato dal covid, ma per il resto la sensazione è che i due anni terribili di immobilità ed emergenza sanitaria si vogliano dimenticare in fretta, quasi cancellare dalla memoria.

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Creato Sabato, 01 Luglio 2023

animaliselvaticiAnimali selvatici, recensione di Luca Baroncini (n°265)

 

di Cristian Mungiu 

con Judith State, Alin Panc, Marin Grigore, András Hatházi

Il titolo originale, “RMN”, modificato per aiutare il percorso del film nelle sale, significa “risonanza magnetica”. La tecnica diagnostica compare brevemente nel racconto quando il padre del protagonista cerca di capire le cause di una narcolessia che gli rende difficoltoso il lavoro di pastore, ma è una chiara metafora di ciò che l’opera del regista romeno Cristian Mungiu vuole fare: un esame approfondito della situazione contemporanea del suo paese, estendibile a tutto il mondo occidentale.

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