Cinema
Mandibules - Due uomini e una mosca, recensione di Luca Baroncini (n°244)
di Quentin Dupieux
con David Marsais, Grégoire Ludig, Adèle Exarchopoulos
Quando un film si rivela completamente folle non si può che amarlo. Le premesse narrative non lasciano spazio a dubbi: due malcapitati lazzaroni devono compiere una missione e per farlo rubano un’auto che nel baule contiene una mosca gigante. Nessun errore, è proprio una grande mosca quella che ronza nel baule dell’auto rubata e questo non è che l’inizio.
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Three Identical Strangers, recensione di Luca Baroncini (n°243)
di Tim Wardle
Sul nostro sviluppo hanno la meglio la natura oppure l’ambiente culturale, l’educazione e l’affetto che riceviamo? Di questo annoso e sempre attuale dilemma parla l’interessante documentario di Tim Wardle, vincitore al Sundance 2018 e inserito nel vasto e dispersivo catalogo di Netflix.
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Friends, recensione di Luca Baroncini (n°243)
Ci sono serie televisive unanimemente celebrate che però non hai, pardon avevi, mai visto. E così, complice una situazione pandemica che costringe a una vita per lo più casalinga e una curiosità che avevi sempre lasciato sonnecchiare, ti decidi a guardare tutte le dieci stagioni, e 236 episodi, di “Friends”.
Nomadland, recensione di Luca Baroncini (n°242)
di Chloé Zhao
con Frances McDormand, David Strathairn
Esistono vari modi per sondare la contemporaneità. La giovane regista cino-americana Chloé Zhao sceglie di trasporre l’omonimo libro d’inchiesta della giornalista Jessica Bruder con la complicità di un’interprete straordinaria come Frances McDormand.
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Fulci Talks – Conversazione uncut con Lucio Fulci, recensione di Luca Baroncini (n°242)
Documentario di Antonietta De Lillo
Chi era Lucio Fulci? Un regista di film scollacciati, orrorifici, western, thriller, comici, il cosiddetto “cinema di genere” che imperava in Italia durante gli anni ‘70 e in parte ‘80? Un solido professionista poco incline alle etichette? L’autore di almeno tre film diventati di culto e ancora oggi studiati ed emulati (“Non si sevizia un paperino”, “Sette note in nero” e “Zombi 2”)?
Nel documentario di Antonietta De Lillo a lui dedicato il regista romano, scomparso ormai da venticinque anni, si definisce in tanti modi, tra cui anche “mite anarchico”: “Nei miei film regna quasi sempre un’assoluta anarchia”, afferma Fulci, “anche quelli con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia sono anarchici!”.
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Lezioni di persiano, recensione di Luca Baroncini (n°241)
di Vadim Perelman
con Nahuel Pérez Biscayart, Lars Eidinger, Jonas Nay, Leonie Benesch
Ci sono storie talmente potenti che chiedono solo di essere raccontate. È quello che accade con “Lezioni di persiano” di Vadim Perelman, regista ucraino naturalizzato canadese, presentato alla Berlinale 2020.
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Lei mi parla ancora, recensione di Luca Baroncini (n°241)
di Pupi Avati
con Renato Pozzetto, Fabrizio Gifuni, Chiara Caselli, Isabella Ragonese, Lino Musella, Stefania Sandrelli, Alessandro Haber, Serena Grandi, Gioele Dix
Esiste un cinema fuori dalle mode, sospeso nel tempo, ancorato ai ricordi di gioventù, legato ai riti di un mondo ancestrale dove il nero delle inquietudini e il candore dell’innocenza si contaminano.
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Bridgerton, recensione di Luca Baroncini (n°240)
Non appena una serie diventa di successo viene mediamente distrutta. Non c’è sport preferito che smontare ciò che piace, se non a tutti comunque a molti, per elevarsi un po’ dalla marmaglia.
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Ted Lasso, recensione di Luca Baroncini (n°240)
Chi è Ted Lasso e perché ce ne siamo innamorati?
Nasce nel 2013 come protagonista di spot con cui il network statunitense NBC promuove la copertura della Premier League inglese, e lo stesso brillante Jason Sudeikis che lo interpreta diventa il perno intorno a cui ruota la omonima serie televisiva, disponibile sulla piattaforma streaming Apple+.
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Pieces of a Woman, recensione di Luca Baroncini (n°239)
di Kornél Mundruczó
con Vanessa Kirby, Shia LaBeouf, Ellen Burstyn, Molly Parker
Ci sono film di cui è difficile parlare perché si rischia di rovinarne il percorso emotivo, costruito attraverso una scansione molto precisa degli eventi. Senza raccontare quindi i dettagli, la sequenza che apre il film, con 23 minuti di piano sequenza (quindi nessuno stacco di montaggio), è decisamente shock e predispone allo scavo emotivo e psicologico di un personaggio.
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Chiami il mio agente! recensione di Luca Baroncini (n°239)
“Chiami il mio agente!” è una serie televisiva francese che in patria ha ottenuto ottimi riscontri critici e di pubblico ed è presente, per ora con tre stagioni (ma una quarta è già stata realizzata), su Netflix. Non si tratta, però, di una produzione originale Netflix che infatti si occupa solo della distribuzione. Nel nostro paese non se ne è parlato molto, ma è un prodotto seriale davvero ben fatto e appassionante.
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Cosa sarà, recensione di Luca Baroncini (n°238)
di Francesco Bruni
con Kim Rossi Stuart, Lorenza Indovina, Barbara Ronchi, Giuseppe Pambieri, Raffaella Lebboroni
Francesco Bruni è un autore defilato nel panorama italiano contemporaneo. Nasce sceneggiatore, è infatti il cuore pulsante di molte opere di Paolo Virzì, e debutta alla regia nel 2011 con il gradevole “Scialla!”.
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Est – Dittatura Last Minute, recensione di Luca Baroncini (n°237)
di Antonio Pisu
con Lodo Guenzi, Jacopo Costantini, Matteo Gatta
Tre amici romagnoli, in quell’età incerta e inquieta in cui stanno per entrare nel mondo senza ritorno degli adulti, decidono di fare un viaggio insieme verso est. Siamo nell’ottobre 1989, a un mese dalla caduta del muro di Berlino, e le motivazioni del trio vanno dal fare qualcosa insieme al vendere biancheria intima ai mercatini, con la spensieratezza e l’ingenuità dati dalla giovane età e dalla fame di vita.
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Harriet, recensione di Luca Baroncini (n°237)
di Kasi Lemmons
con Cynthia Erivo, Joe Alwyn, Leslie Odom Jr.
In Italia il nome Harriet Tubman non dice molto, ma in America è un punto di riferimento per l’affermazione dei diritti degli afroamericani. Ha infatti combattuto, come fervente attivista nella seconda metà dell’Ottocento, per l’abolizione della schiavitù, il suffragio universale femminile ed è stata anche una spia al servizio dell’Unione durante la Guerra di Secessione.