Remigio Zizzo, Duce si diventa, recensione di Eugen Galasso (n°66)
"Il buon giorno si vede dal mattino", recita un proverbio: ma se il buon giorno si dovesse vedere dall’oltre un terzo (ormai) dell’opera di Remigio Zizzo, con la prefazione di Vittorio Feltri, su Mussolini, "Duce si diventa", il giudizio sarebbe ben diverso.
Doppiato ormai più del terzo dell’opera nel suo complesso, il testo (con il raccoglitore sarà anche un libro) edito da Libero, ha il merito, almeno, di essere "a-fascista".
Ma se ne notano già le pecche, anche proprio storiografiche: prima di tutto la volontà di dimostrare che, comunque, in ogni caso, nazismo e stalinismo erano peggiori, come regimi totalitari (o, volendo, autoritario è il nazismo, totalitario lo stalinismo); ma allora, se il criterio è il numero di morti, non ci sembra si possa togliere il fatto che, comunque, tale criterio non toglie la primogenitura del fascismo rispetto al nazismo e ai "fascismi", da quello di Antonescu in Romania a quello di Francisco Franco in Spagna, Salazar in Portogallo, Quiesling in Norvegia (ma anche il modello autoritario di Pétain in Francia fu molto "filo-fascista" e "mussoliniano" più che nazista).
Poi, però, c’è l’uso (abuso) del termine "reazionario" al posto di "rivoluzionario", dove c'è sempre "socialista reazionario" per rivoluzionario... Come sarebbero contenti Georges Sorel, pensavo, o la Spiridinova! Si ritirerebbero in non so quale anfratto a darsi zappate sulle parti intime, magari, o altro? Certo, non accetterebbero la cosa tranquillamente.
Roba da esser buttati fuori al primo esame di storia, peraltro, a meno che non si stravolgano tutti i parametri esistenti... Il reazionario è chi vuol tornare al passato, il conservatore chi vuol conservare l’esistente, il riformista vuol cambiarlo con riforme, il rivoluzionario con la (una) rivoluzione.
Poi, un’accelerazione eccessiva sulle virtù taumaturgiche dei primi anni della dittatura a livello di progresso economico (meglio diremmo sviluppo, ma insomma...).
Certo bisogna cercare di leggere tutto, come abbiamo letto Nancy sul nazismo, ma... talora il tanfo è irrespirabile. Un colpo al cerchio, uno alla botte, in Zizzo prefato da Feltri; ma il cavalier Benito, il peggior frutto di Romagna, ne vien fuori forse anche troppo bene...