Zirudella del naufragio della Concordia, di Balanzino (n°144)
Zirudella, nel Paese
c’è chi tenta folli imprese,
chi del poco s’accontenta
e chi, invece, si lamenta.
Molti sono i comandanti,
vanitosi ed arroganti,
le cui navi da crociera
han centrato la scogliera;
ed i loro dipendenti
devon solo essere contenti
di poterci raccontare
che non stanno in fondo al mare.
Molti sono i rassegnati
che si dicono appagati
di servire gli ufficiali
obbedendo ai caporali:
dirò loro che è più saggio,
praticando il cabotaggio,
evitare i troppi “inchini”
se gli scogli son vicini.
Poi c’è chi, scandalizzato,
si lamenta dello stato
in cui versa la nazione
dalle Alpi al Meridione,
e per questo è biasimato,
vilipeso ed accusato
di voler far naufragare
la Concordia nazionale.
Tra di loro, Balanzino,
che saluta (senza inchino)
tutti quelli che, leggendo,
stanno forse sorridendo,
e li invita a stare attenti
ché non siàm noi dissidenti
quelli che vi portan iella…
tochedai la zirudella!