Zirudella della Lega Nord, di Balanzino (n°146)
Zirudella, è cosa nota:
han pescato il Bossi e il Trota
con la mano inzaccherata,
sporca ancor di marmellata!
C’è chi dice che, di certo,
raggirato fu l’Umberto
e chi, circa la questione,
ben diversa ha un’opinione;
ma una cosa è ormai sicura:
i leghisti hanno paura
di finire in tribunale
con il loro generale.
Gli elettori son spiazzati:
“Come? I nostri candidati,
giunti a Roma sui somari,
ora girano in Ferrari?
E i figlioli hanno mandato,
forse a spese dello stato,
a studiare in Inghilterra
e non nella nostra terra?
E non nelle nostre scuole
dove splende sotto al sole
(ed è impressa su ogni cosa)
la camuna nostra rosa?”
La faccenda è imbarazzante:
se ne sono viste tante,
ma vedere che i leghisti,
così come i socialisti
e gli dèi democristiani,
ora sporche hanno le mani
della stessa marmellata
che a suo tempo fu gustata
dai governi del passato...
crea sfiducia nello stato!
Cari amici, chi ha il potere
dopo un po’ che sta a sedere
ed, intento a comandare,
guarda gli altri lavorare,
sia Romano o Milanese,
se ne frega del Paese.
Spende un sacco di quattrini
ed inganna i cittadini:
con la rosa o con la lupa,
sia vegliardo o sia una pupa,
una trota o una sardella...
tochedai la zirudella!