Alcuni articoli del numero 283 di Cenerentola
L’America, Trump, l’Europa e l’Occidente, di Toni Iero
L'elezione di Donald Trump sta rapidamente cambiando il panorama geopolitico mondiale. Questo sia per il suo modo di fare (spesso irritante), sia per il contenuto dei provvedimenti che afferma di voler attuare.
Ma come è stato possibile che una persona di tal fatta sia stata eletta ben due volte a capo del più potente Stato del mondo?
La crisi sociale americana
La principale ragione del fenomeno Trump risiede negli effetti che la globalizzazione ha avuto sulle società occidentali in generale e su quella americana in particolare.
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Spinelli, Rossi, Colorni e noi…, di Alberto La Via
Si è molto parlato, nel corso dei mesi di marzo e aprile, del “manifesto di Ventotene”, scritto più di ottant’anni fa da Spinelli, Rossi e Colorni. Ripubblichiamo a tale proposito, per i nostri lettori, l’ottimo articolo di Alberto La Via apparso il 25 marzo su “Umanità Nova”, seguito da una breve nota di Luciano Nicolini.
«Manifesti strappati. La polemica su Ventotene
L’attacco di Giorgia Meloni al Manifesto di Ventotene nel corso del dibattito alla Camera sul tema del piano di riarmo europeo ha avuto il merito di riportare l’attenzione dell’opinione pubblica su un documento politico che, probabilmente, non sono in molti a conoscere.
Nelle ore successive al durissimo scontro che si è consumato in aula tra deputati di maggioranza e opposizione, moltissime testate ne hanno riportato ampi stralci o, addirittura, lo hanno pubblicato per intero.
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L’anarcosindacalismo in Germania, di Luciano Nicolini
È da poco uscito, edito da “Malamente”, il libro di Hartmut Rübner: “L’anarcosindacalismo in Germania. Affermazione, ascesa e declino (1892-1933)”.
Si tratta di un testo assai interessante, aperto da una prefazione di David Bernardini e completato da diversi documenti scritti nel periodo studiato.
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The White Lotus, recensione di Luca Baroncini
Serie televisiva (disponibile su Sky/Now)
Come ci ha insegnato Anna Karenina, “tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”, nulla di nuovo quindi nell’affollato mondo delle serie televisive, la differenza la fa l’approccio adottato.
Ma procediamo con ordine. “The White Lotus” era stata concepita come una miniserie in sei parti, ma il successo di pubblico e critica (nel 2022 ha vinto ben 10 Emmy) ha indotto a insistere, così si è appena conclusa la terza stagione e una quarta è già stata opzionata. Si tratta di una serie antologica (a ogni stagione i personaggi cambiano quasi tutti) che segue un campionario di varia umanità durante le vacanze in un resort di lusso appartenente, appunto, alla catena “White Lotus”.
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Adolescence, recensione di Luca Baroncini
Miniserie televisiva (disponibile su Netflix)
Ci sono serie televisive che lasciano il segno sia per il cosa (il temibile “tema” che finisce spesso per mangiarsi il racconto) che per il come. È il caso della britannica “Adolescence” che si occupa di un caso di cronaca nera, una ragazzina di tredici anni uccisa da un coetaneo, con una tecnica prodigiosa.
Il racconto si sviluppa infatti in quattro puntate che mostrano gli eventi in quattro momenti specifici: il giorno dell’arresto del tredicenne Jamie per omicidio, tre giorni dopo l’omicidio, sette mesi dopo e infine tredici mesi dopo. Rispetto ad altre opere affini, in cui il fine è scoprire la colpevolezza o meno del protagonista (dal film “Schegge di paura” alla serie televisiva “In difesa di Jacob”), il fulcro non è mai nell’investigazione, le responsabilità sono infatti ben presto chiare, ma nel capire quale blackout mentale possa aver portato un tredicenne a compiere un gesto così efferato, se qualcuno avrebbe potuto capire quello che stava accadendo nella sua testa e fare qualcosa per impedirlo.
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