Alcuni articoli del numero 279 di Cenerentola
Ancora sul covid-19
Non è certo la prima volta che ci occupiamo del covid-19 (qualche anno fa, gli dedicammo l’editoriale di diversi numeri). Torniamo sull’argomento per segnalare l’uscita del rapporto curato dalla Commissione sull’epidemia nominata dal Congresso degli Usa (520 pagine!). Ne pubblichiamo la sintesi iniziale1, nella quale il suo presidente dice cose discutibili ma interessanti…
Il Rojava è in pericolo
Siamo molto preoccupati per il Rojava. L’invasione della Siria da parte delle milizie filo turche costituisce una minaccia per la piccola repubblica costituitasi nel nordest del paese.
Purtroppo, nel momento in cui scriviamo, non abbiamo molte notizie.
Digiunando davanti al mare, recensione di Eugen Galasso
Dedicato a Danilo Dolci
Produzione: Principio Attivo Teatro in collaborazione con Teatro la Ribalta
Drammaturgia: Francesco Niccolini Regia: Fabrizio Saccomanno Con: Giuseppe Semeraro
Danilo Dolci (1924-1997), poeta e sociologo, fu soprattutto esponente, con Aldo Capitini (che scrisse due libri su Dolci), di quell’approccio politico basato sulle azioni nonviolente che ottenne, in alcuni comuni della Sicilia, risultati come la disponibilità di acqua potabile, da sempre un obiettivo ambito.
Nato in un paese vicino a Trieste, da padre italiano e madre slovena, Dolci visse quasi sempre nella Sicilia occidentale - Trappeto e poi Partinico – impegnandosi, insieme ai cittadini più poveri, ai contadini, ai pescatori, agli operai, contro la mafia e la corruzione.
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Franz Kafka e il teatro, di Eugen Galasso
È chiaro che una personalità gigantesca della cultura mondiale come quella di Franz Kafka (1883-1924), praghese di origini ebraiche che scriveva in tedesco, dovesse ispirare, nel centenario della morte, tanti testi teatrali. Era già successo in passato, con le varie versioni teatrali e filmiche dei grandi romanzi “Il processo”, “Il castello”, il giovanile “America”, di molti racconti, come “Nella colonia penale”, “La metamorfosi”, ma anche delle “Lettere”, in particolare la famosa “Lettera al padre” e quelle a Milena.
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Gennaio 2025 al cinema, di Luca Baroncini
Il mese di gennaio è ormai diventato uno dei più attesi della stagione da parte di esercenti e distributori, perché statisticamente è uno dei più ricchi dell’anno. Il 1° gennaio escono ormai più film importanti che in qualunque altra settimana, e anche nel 2025 la tendenza trova conferma.
Si comincia infatti l’anno con sette film, tutti di peso e rivolti a target differenti. Per i più piccoli c’è Sonic 3, terzo film basato sui personaggi dell’omonimo videogioco; per gli amanti della comicità italiana scende in pista il cabarettista Pintus, con Dove osano le cicogne, che prova ad affrontare con leggerezza il tema della fecondazione assistita; chi preferisce invece un cinema classico e ben confezionato non può mancare Maria di Pablo Larraìn, con Angelina Jolie nel difficile ruolo di Maria Callas; chi poi è in fuga da luminarie, regali e sorrisi, imposti come schiaffi nel periodo festivo, troverà pane per i suoi denti – attenzione, però, perché si tratta di canini – con Nosferatu, attesissimo horror di Robert Eggers.
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