Alcuni articoli del numero 277 di Cenerentola
Democrazia partecipativa o democrazia diretta? di Luciano Nicolini
È ormai da diversi anni che, nell’ambito della sinistra, si fa un gran parlare della cosiddetta “democrazia partecipativa”, mentre è calato il silenzio sulla democrazia diretta, un tempo auspicata (e spesso praticata) dal movimento operaio e contadino, oggi ormai confinata all’interno delle organizzazioni libertarie.
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La Macchia, di Rino Ermini
C’è stato un lungo periodo in cui andavo spesso a camminare nella macchia maremmana. Quello della macchia è un camminare strano. Si va per ore e ore su sentieri fra due pareti di vegetazione che lasciano vedere solo un po’ di cielo sopra la testa, e a volte nemmeno quello perché le piante si chiudono, e si procede come in una galleria di rami, frasche e foglie che fanno giochi strani di luce per il sole che vi penetra a fatica. E guai ad abbandonare il sentiero. Si può provare per qualche metro e procedendo con difficoltà: fra stracciabrache, ginepro, rovi, scope, lentisco, fillirea ed ogni tipo di ramaglia, è impossibile camminare, a meno di non essere un cinghiale, ed alto è il rischio di perdere subito l’orientamento
L’Italia in cifre, di Luciano Nicolini
Luci e ombre di un paese difficile da comprendere
Capita spesso, nel consultare i documenti prodotti dalla sinistra, di leggere descrizioni secondo le quali la popolazione italiana se la passa assai male, anzi: sempre peggio. In fondo è normale che sia così. Chi desidera un paese di persone libere, uguali e solidali, che vivono in pace con gli altri popoli e in armonia con l’ambiente, non riesce ad accettare il fatto che, nel XXI secolo, vi siano ancora in Italia persone che muoiono sul lavoro o per malattie facilmente evitabili e curabili, che faticano ad arrivare alla fine del mese, che sono soggette a intollerabili limitazioni della propria libertà. Per non parlare delle guerre in cui siamo coinvolti e delle catastrofi che, periodicamente, colpiscono il paese.
Anora, recensione di Luca Baroncini
di Sean Baker
con Mikey Madison, Mark Eydelshteyn, Yuriy Borisov, Karren Karagulian
Anora lavora a Brooklyn in uno strip club dove le sue esibizioni sono a stretto confine con la prostituzione. L’incontro con il giovanissimo figlio di un oligarca russo che si innamora perdutamente di lei potrebbe rappresentare la svolta.
Flow – Un mondo da salvare, recensione di Luca Baroncini
di Gints Zilbalodis
Un cataclisma ha annientato l’uomo. Tracce della sua presenza ce ne sono, ad esempio nella bella casa in legno in cui un gatto nero va ogni sera a dormire, sul letto disfatto che probabilmente apparteneva al suo padrone, ma sono gli unici elementi di un mondo che sembra avere perso le sue coordinate abituali ed è tornato a essere popolato esclusivamente da animali.
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