Lavoro e sindacato
Dal XXV Congresso dell’Unione Sindacale Italiana (USI-CIT)(n°275)
Si è tenuto a Modena nei giorni 17, 18 e 19 maggio.
L’organizzazione sindacale libertaria, pur essendo di dimensioni assai ridotte rispetto a quelle di un secolo fa (prima dell’avvento del fascismo), prosegue nel suo cammino. Di seguito riportiamo due tra le numerose mozioni approvate dal congresso (quelle che più ne delineano la strategia politico-sindacale).
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Il sindacato e le sfide del presente, di Luciano Nicolini (n°273)
L’edizione on line de “Il Fatto Quotidiano” ospita numerosi blog nei quali personaggi diversi tra loro (e dai redattori del giornale) illustrano le proprie idee circa le tematiche più svariate. Il 17 aprile scorso mi è cascato l’occhio su di un contributo intitolato “Le relazioni sindacali vanno ripensate. Tre aree cruciali: formazione, sicurezza, organizzazione”. Lo si deve a tale Michele Tamburrelli, che mi risulta essere (o essere stato) sindacalista della UIL.
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Il paradosso del medico fiscale, di Maria Ferrari (n°268)
Se in Italia ci si ammala, è difficile che il medico di base riesca a visitare l’assistito presso il suo domicilio, a causa dell’elevato numero di pazienti che gli vengono assegnati. In genere viene data la precedenza a coloro che sono impossibilitati ad andare in ambulatorio: ad esempio alle persone “non trasferibili". In realtà, anche con una semplice influenza, non si hanno le forze per recarsi nell’ambulatorio del proprio medico di base, senza considerare il rischio di infettarsi di altro o di contagiare gli altri pazienti: ci si deve accontentare di una diagnosi telefonica. E qui arriva il paradosso.
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La pensione dei nati negli anni Ottanta, di Unione Sindacale Italiana (USI-CIT) - Fed. Prov. di Bologna (n°266)
Alla fine del 2023, in Italia, andranno in scadenza “Quota 103”, “Opzione Donna” e “l’Ape Sociale”, gli strumenti che consentono a molti lavoratori di andare in pensione pur non avendo raggiunto i 67 anni di età né 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne).
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro gomma-plastica: verso l’ennesimo rinnovo al ribasso, Contributo realizzato dai lavoratori Pirelli dei siti di Bollate e Bicocca iscritti Allca-Cub e Usi-Cit (n°259)
«La piattaforma presentata da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil in occasione del rinnovo del Ccnl gomma-plastica che andrà in vigenza nel triennio 2023/2025, conferma la linea di conciliazione di classe ormai peculiare e identitaria delle direzioni dei sindacati confederali, tanto che in taluni passaggi si fatica persino a comprendere se il testo in oggetto sia stato scritto da organizzazioni sindacali o da Confindustria.
Sullo sciopero del 2 dicembre in Italia, di Luciano Nicolini (n°258)
Proprio generale non è stato. Ma i lavoratori si sono fatti sentire (e vedere)
Il 2 dicembre ha avuto luogo, in Italia, l’annunciato sciopero generale indetto unitariamente da tutto il sindacalismo conflittuale. Nel momento in cui scrivo non ho ancora notizie certe circa la partecipazione dei lavoratori, che sembra comunque essere stata notevole nei settori dei trasporti e della logistica. Numerose manifestazioni sono state organizzate, unitariamente, in molte città italiane, anche se, in genere, hanno coinvolto meno lavoratori rispetto allo sciopero generale proclamato dai sindacati conflittuali lo scorso autunno.
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2 dicembre: sciopero generale unitario di tutto il sindacalismo conflittuale (n°257)
«Venerdì 2 Dicembre tutte le organizzazioni del sindacalismo di base italiane hanno proclamato lo sciopero generale intercategoriale nazionale. Sono interessati tutti i settori pubblici e privati, dalla sanità alla scuola, dalle fabbriche ai trasporti. Lo sciopero è proclamato per:
1) Rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale.
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Sullo sciopero del 20 maggio, di Luciano Nicolini (n°254)
Una (piccola) parte della popolazione si è mobilitata contro la guerra
Ha avuto luogo in tutta l’Italia, venerdì 20 maggio, l’annunciato sciopero “contro la guerra, l’economia di guerra e il governo della guerra”. Nel momento in cui scrivo questo articolo non dispongo ancora di dati attendibili circa la partecipazione dei lavoratori: sembra tuttavia che non sia stata molto alta, forse inferiore a quella dello sciopero generale dell’11 ottobre scorso.
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Giovane e carina, redazionale (n°251)
“Si offre lavoro a una donna, di massimo 30 anni, capace di parlare inglese, e – insieme al curriculum – si chiede una foto in costume da bagno”
È quanto si leggeva, nel mese di gennaio, in un annuncio pubblicato da una azienda di Napoli.
Delocalizzazioni, licenziamenti e cementificazione del territorio, di Luciano Nicolini (n°250)
Il grido di dolore
Non passa giorno senza che si senta parlare di aziende, soprattutto manifatturiere, che chiudono i loro stabilimenti in Italia e trasferiscono le loro produzioni all’estero.
Pubblica amministrazione: siamo al delirio, redazionale (n°245)
«Entro agosto il portale per reclutare 24mila tecnici»: così titolava il “Corriere della sera” del 6 giugno nel pubblicizzare il reclutamento di un esercito di precari nella pubblica amministrazione.
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CHI SACRIFICARE? (n°240)
La bozza del Piano pandemico 2021-23 dice: “I principi di etica possono consentire di allocare risorse scarse in modo da fornire trattamenti necessari preferenzialmente a quei pazienti che hanno maggiori probabilità di trarne beneficio"
Matteo Renzi dice: “Ho una idea più semplice. Se ci sono poche risorse, prendiamo il MES” (ANSA 11 gennaio 2021 ore 20:18).
Lo sciopero della scuola è solo l’inizio, di USI-CIT Educazione (n°231)
«Quella del 14 febbraio è stata una giornata importante, che ha visto scendere in piazza, in diverse città, migliaia di lavoratrici e lavoratori della scuola, studenti e studentesse, educatrici ed educatori, con rivendicazioni comuni e uniti contro un governo capace solo di tagliare da una parte ed incrementare la precarietà e l’incertezza lavorativa dall’altra.
Lo Sciopero generale della scuola, proclamato da USI-Educazione, Cub Sur, Sgb, Adl Cobas e Sial Cobas (che ha esteso la proclamazione anche ai dipendenti privati operanti nella scuola, quindi educatori, addetti alle pulizie, ecc.), è frutto della volontà di autorganizzazione e lotta da parte delle lavoratrici e dei lavoratori precari/e della scuola, che hanno dato vita a Coordinamenti di precari autoconvocati in diverse città, in collegamento e collaborazione fra loro.
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L’Unione Sindacale Italiana a congresso, redazionale (n°215)
Nei giorni 12, 13 e 14 ottobre si terrà a Modena il ventiduesimo congresso dell’Unione Sindacale Italiana. Non è nostra abitudine preannunciare i congressi delle organizzazioni libertarie (casomai li commentiamo, dopo che si sono tenuti). Questa volta però ci sembra il caso di fare un’eccezione.
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